Una Panda e due cuori verso l’Asia. In viaggio con Nicoletta e Andrea

Diario di viaggio 1/6 Due fotografi, una vecchia auto, 180 giorni di viaggio e più, per quasi 8mila chilometri. «Viaggiamo per perderci, per scoprire posti nuovi e raccontare le storie incontrate lungo la via»

Una Panda e due cuori verso l’Asia. In viaggio con Nicoletta e Andrea
La Panda 4x2 con cui Nicoletta Corbella e Andrea Filigheddu stanno viaggiando verso il Pamir. La loro avventura è documentata sul profilo Instagram “Destinazione sconosciuta”

Quando scende la sera il primo pensiero è trovare un posto dove parcheggiare la Panda: non troppo in pendenza, altrimenti si dorme male, lontano dagli alberi per evitare l’improbabile - ma sempre possibile - caduta di un ramo proprio sull’auto, magari vicino a un’abitazione, chiedendo ai proprietari il permesso. Sembra essere questa l’unica costante della vita di Nicoletta Corbella e Andrea Filigheddu di questi tempi. La Panda e la strada.

Partiti il 27 dicembre scorso da Lomazzo, la coppia si è lasciata l’Italia alle spalle e ha passato il confine con la Slovenia. Su Instagram (@destinazione.sconosciuta) documentano con video e fotografie il viaggio che li impegnerà per sei mesi e anche se nel nome del loro progetto la destinazione è sconosciuta, una meta in realtà esiste: la strada più alta del mondo, la Pamir Highway. Ma mentre puntano verso quella meta, a est, Andrea e Nicoletta, con la loro Panda si perdono. In questo primo mese di viaggio, tra i paesi girati (alcuni esplorati quasi palmo a palmo) ci sono la Slovenia, la Serbia, la Bosnia e la Croazia : 5mila km percorsi e quattro paesi esplorati, con tanto di scoperte assolutamente inaspettate. «In Croazia abbiamo incontrato degli italiani che ci hanno parlato degli Spomenik, parola che significa “monumeto”: - raccontano - si tratta di monumenti voluti da Tito ed eretti dopo la seconda guerra mondiale in tutta la ex Jugoslavia, ce ne sono migliaia, alcuni sono minuscoli, altri alti fino a 50 metri, in alta montagna o in città, tutti in cemento oppure esempi dell’architettura brutalista. Abbiamo deciso di andare a caccia di Spomenik, saranno i protagonisti del nostro primo progetto tratto da questo viaggio perché raccontano perfettamente la storia e la realtà variegata che caratterizza oggi questa parte del mondo. Poi sono davvero nei posti più impensabili, quindi per trovarli finiamo per visitare luoghi che altrimenti non avremmo mai visto».

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