Gottardo, un ricorso frena i lavori. Mai successo prima, choc in Ticino

La storia Si ferma l’opera pubblica più attesa, ovvero il secondo tubo autostradale del valico. Un appalto dal costo di oltre due miliardi di franchi strategico per collegare con il Nord Europa

Può essere a tutti gli effetti considerata una “prima assoluta” in Ticino e in Canton Uri (ma non solo) la notizia dello stop forzato - almeno per il momento - dell’infrastruttura di gran lunga più attesa da qui al 2029, vale a dire i 16,9 chilometri (per 2,14 miliardi di franchi) del “secondo tubo autostradale” del Gottardo. Un ricorso presentato al Tribunale federale da un’azienda che ha perso un appalto (connesso all’opera) nel settore della logistica ha paralizzato l’iter per la consegna totale dei lavori, di fatto obbligando il solerte Ufficio federale delle Strade a rivedere i propri piani. E così ricorsi e burocrazia si sono insinuati anche all’interno delle strette maglie delle procedure d’appalto legate al cosiddetto “genio civile” (ovvero alle infrastrutture pubbliche) - paradigma di puntualità quanto a tempistiche e costi - il cui volume d’affari supera ogni anno i 10 miliardi di franchi.

L’Ustra ha fatto sapere che la durata media dei procedimenti davanti al Tribunale federale si aggira attorno ai cinque mesi. Peraltro l’aggiudicazione definitiva dei lavori doveva avvenire entro fine aprile, in buona sostanza ricalcando le tempistiche della variante della Tremezzina, anch’essa come vedremo ancora alle prese con la consegna totale delle opere. Di fatto entrambe le infrastrutture ora sono imbrigliate dentro i meccanismi della giustizia ordinaria (tunnel del Gottardo) e della verifica ai fini di validazione del progetto esecutivo (variante della Tremezzina). L’appalto contestato - secondo quanto si è appreso - riguarda la presa in carico dei materiali di scavo. Appalto che peraltro dovrebbe diventare pienamente operativo a partire dal 2024.

Il responsabile dei lavori del “secondo tubo” del Gottardo, Daniel Frey, ai microfoni della Rsi ha fatto sapere che «non ha senso iniziare lo scavo se poi nessuno rimuove il materiale». Per diretta conseguenza, al momento i lavori del “secondo tubo” del Gottardo non possono essere consegnati definitivamente. Un problema non di poco conto, considerato che alla realizzazione del “secondo tubo” del Gottardo è connessa la manutenzione (una volta ultimati i lavori) della galleria principale, inaugurata il 5 settembre 1980.

Nel dettaglio, la galleria principale corre parallela al “primo tubo”, a una distanza di 70 metri circa. Il “secondo tubo” sarà collegato adeguatamente al sistema di gallerie esistente. La sezione della galleria è circolare e ha un diametro di 12,3 metri circa. La larghezza della carreggiata interna alla galleria, corsia di emergenza inclusa, è di 8 metri. Sull’intera lunghezza della galleria sono previsti 68 cunicoli di collegamento a 250 metri l’uno dall’altro. Lo spazio che sovrasta la carreggiata ospita gli impianti di ventilazione ed è collegato ai pozzi di ventilazione presenti.

La parola al Tribunale federale

Nello spazio vuoto al di sotto della carreggiata sono previsti due cunicoli tecnici. Un cunicolo è destinato all’installazione di tutte le linee per energia, comunicazione e sistema di spegnimento ad acqua, necessarie per mantenere operativa la galleria. Il secondo cunicolo è disponibile per infrastrutture di terzi.

Ora non resta che guardare al Tribunale federale. A questo proposito, il direttore della sede Ustra di Bellinzona, Marco Fioroni, ha fatto sapere al quotidiano ticinese “La Regione” che “i tempi (di realizzazione, ndr) inevitabilmente si allungheranno” e “ogni mese che passa è un mese in più di ritardo sui lavori”. Un’equazione che preoccupa (e parecchio) l’Ustra, anche perché la galleria autostradale principale sta mostrando il peso di quarantadue anni di onorato servizio.

C’è però chi ha ipotizzato che i tempi per arrivare a sbrogliare, dal punto di vista giudiziario, l’intricata matassa potrebbero allungarsi sino a superare i sei mesi. La speranza dell’Ustra è che il Tribunale federale riesca ad entrare nel merito di questa spinosa vicenda il prima possibile. Di mezzo c’è l’aggiudicazione - in particolare - dei due lotti principali della galleria, che rappresentano il “cuore pulsante” della nuova infrastruttura.

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