L’inverno fa paura alla Svizzera del turismo per colpa di energia e guerra

Le prospettive Aspettative e preoccupazioni, come dicono gli esperti. Gli arrivi della clientela internazionale restano un punto interrogativo

L’inverno fa paura alla Svizzera del turismo per colpa di energia e guerra
I consumi di energia rappresentano un costo sempre più insostenibile

Se l’estate ha fatto respirare l’economia del turismo, anche l’inverno chiama, ma con una paura precisa. Si chiama costo dell’energia, con tutte le sue conseguenze. Ecco perché alle aspettative degli albergatori svizzeri si uniscono anche le preoccupazioni. E non solo tra i proprietari delle strutture ricettive, perché c’è allarme anche per le funivie.

Alle spalle

Secondo le previsioni turistiche elaborate da BAK Economics per conto della Segreteria di Stato per l’Economia nell’estate del 2022 la domanda di pernottamenti in Svizzera doveva crescere sensibilmente (di circa +2,3 milioni rispetto al 2021) nonostante le conseguenze della guerra in Ucraina. In generale, si prevedeva per l’intero anno turistico 2022 si prevede un aumento di quasi 7,3 milioni di pernottamenti (+26,1%).

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