Lo sport fa stare meglio. Ecco perché la Svizzera “studia” i suoi giovani

Il progetto Si chiama Sophya ed è l’acronimo del primo studio nazionale che misura il comportamento di bimbi e adolescenti. Risultati sorprendenti

La Svizzera si è messa in moto o meglio l’hanno fatto i i giovani. Tuttavia, vuole sempre alzare l’asticella sulle attività sportive dei ragazzi, anche monitorando. Ad esempio con Sophya (Swiss Children’s Objectively Measured Physical Activity), il primo studio nazionale a lungo termine che misura il comportamento di bambini e adolescenti in questo senso. Non una semplice fotografia, perché si va a investigare i fattori che influenzano, famiglia, stile di vita, luogo di residenza e salute. Non si ricorre a questionari, quindi, ma a misurazioni oggettive come quelle con accelerometro.

Alla base c’è la consapevolezza dell’attività fisica per la salute, prevenendo o curando malattie. malattie non trasmissibili come per esempio le cardiopatie, l’ictus, il diabete e vari tipi di cancro. Inoltre, aiuta a prevenire l’ipertensione, a mantenere un peso corporeo sano e può migliorare la salute mentale, la qualità della vita e il benessere. «Le raccomandazioni internazionali sull’attività fisica stabiliscono che i bambini e gli adolescenti dovrebbero essere attivi per almeno un’ora al giorno ad intensità almeno moderata. – si ricorda - Per ridurre in modo duraturo la percentuale di adolescenti e giovani adulti inattivi, si dovrebbe iniziare già dall’infanzia. Uno stile di vita attivo durante l’infanzia e il suo mantenimento in età adulta sono importanti per la salute». Ecco perché si crede nella necessità di investire.

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