Una corsa contro il tempo, anche in nome dell’ecologia

Le prospettive Anche il premier Mario Draghi ha visitato i cantieri aperti, a sottolineare quanto sia strategico il collegamento, per molti fattori

A visitare il cantiere del Terzo Valico ( i cui lavori sono iniziati nell’aprile 2012, dopo lo lungo stop a cui è seguito il commissariamento, e a inizio settembre del 2020 è stato completato il cantiere principale) lo scorso febbraio si è recato anche il presidente del Consiglio Mario Draghi e, in quella occasione, l’amministratore delegato di FS (Ferrovie dello Stato), Luigi Ferraris, ha assicurato che i lavori sono già terminati al 77% e che entro il 2024/25 verranno conclusi i collaudi del tunnel.

Ferraris ha spiegato in quella occasione che nel 2021 sono stati realizzati 14,5 chilometri di scavi e che tra due, massimo tre anni, si potrà collaudare la galleria e, nel 2026-27 quadruplicare la linea da Tortona.

Ferraris ha anche confermato che per il Terzo Valico verranno investiti 7,5 miliardi di euro consentendo all’Italia, partendo da Genova e Milano, di innestarsi nel nord Europa permettendo al trasporto merci del Terzo Valico di essere più appetibile rispetto al passaggio via acqua da Rotterdam.

I tempi

L’amministratore delegato di FS ha inoltre assicurato che «entro la fine del mese di luglio e i primi giorni di agosto verranno ultimati gli scavi di tutte le gallerie del Nodo di Genova che ora risultano scavate per il 97%. È un traguardo importante e successivamente si procederà con le attività di attrezzaggio tecnologico e con il completamento delle opere entro il 2024». Ferraris ha anche dichiarato a FS News che: «con gli investimenti previsti nei prossimi 10 anni la capacità della nostra rete crescerà del 20% e con una più efficace integrazione con la gomma di aumentare del 30% i passeggeri su mezzi di trasporto collettivi, treni e bus. Intendiamo raddoppiare la quota di merci su rotaia che attualmente rappresenta circa il 10/11% rispetto a una media europea intorno al 20%».

E poi c’è l’attenzione all’ambiente: il Gruppo FS promette di raggiungere la carbon neutrality al 2040, dieci anni prima dell’obiettivo fissato dall’Europa.

«Abbiamo circa 30 milioni di mq di spazi attigui alle ferrovie che possono essere valorizzati. L’obiettivo, da qui a quattro anni, è l’installazione di pannelli fotovoltaici che ci permetteranno di coprire il nostro fabbisogno energetico di circa il 40%. Inoltre – ha dichiarato Ferraris – stiamo investendo su nuovi treni ad alto tasso di riciclabilità, con punte del 95%».

Connettività

E ancora: «Puntiamo a realizzare una connettività voce e dati sempre più affidabile sulle linee Alta Velocità, ma anche sulle linee convenzionali, a partire dalle tratte a maggiore frequentazione, così da garantire un servizio di alta qualità a tutti i passeggeri e alle imprese ferroviarie del trasporto merci».

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