Formazione professionale: la Germania è un modello

Il confronto Percorso svolto per il 70% nelle aziende, il resto in classe. Ai ragazzi contratti e una retribuzione mensile di 987 euro lordi

Il basso livello di disoccupazione giovanile della Germania è in parte il risultato del suo sistema di formazione professionale duale che rappresenta una situazione win-win per i tirocinanti e le aziende.

Circa la metà dei giovani tedeschi intraprende un percorso di formazione in una delle 326 professioni attualmente riconosciute dallo Stato e per le quali è richiesta una formazione professionale accreditata nell’ambito del sistema duale. I giovani ricevono una formazione pratica all’interno delle aziende per tre o quattro giorni alla settimana (70% del percorso), mentre gli altri due giorni ricevono un’istruzione teorica presso una scuola o un’università professionale.

Corso di formazione professionale duale: come funziona?

Un corso di formazione professionale duale dura generalmente da due a tre anni e mezzo e gli studenti ricevono una retribuzione, attualmente si parla di 987 euro lordi iniziali, dall’azienda da cui sono stati assunti. Ogni anno in Germania circa 500mila nuovi apprendisti imparano una nuova professione, di questi circa due terzi attraverso il sistema di formazione professionale duale.

Sebastian Gärtner, Chiara Longoni-Neff e Marco Trageser insegnano nella formazione duale alla Franz Bohme Schule di Francoforte, scuola che conta 1.800 studenti che frequentano la scuola a tempo pieno o a tempo parziale. Per quanto riguarda la formazione duale nel commercio al dettaglio, la Franz Bohme Schule è riconosciuta la realtà più grossa dell’intero Land e una delle più significative a livello nazionale.

La Fbs offre formazione a tempo pieno per ottenere un diploma per l’accesso all’Università di Scienze Applicate oppure corsi speciali per aumentare le possibilità degli studenti nel mercato del lavoro e formazione con frequenza a tempo parziale nell’ambito del sistema duale di formazione professionale. Durante la formazione in classe vengono fornite le conoscenze teoriche per svolgere il lavoro in modo professionale, inoltre si approfondisce quanto gli studenti affrontano nelle ore di pratica e viceversa.

«Siamo una scuola focalizzata su temi economici - spiegano i tre docenti - l’età media dei nostri studenti è di circa 20 anni e si va dai più giovani che hanno 16/17 anni fino ad arrivare a studenti trentenni e quarantenni. I nostri corsi sono collegati ai settori del commercio al dettaglio, del commercio di automobili, delle assicurazioni sociali e dell’agenzia del mercato del lavoro».

Esperienze internazionali

Per completare lo sviluppo culturale e professionale la scuola ha costruito un portafoglio di grande rilievo nella pianificazione e nella conduzione di cooperazioni ed esperienze internazionali. «Alcune di queste sono state realizzate nell’ambito dei programmi comunitari Comenius, eTwinning ed Erasmus+. Dal 2010 abbiamo avuto scambi regolari con istituti tecnici del Nord Italia - come l’Itis Magistri Cumacini di Como - Spagna, Norvegia e Polonia. Stiamo lavorando ora ad Erasmus+ per le mobilità individuali con la Danimarca» racconta Chiara Longoni-Neff, responsabile per i progetti internazionali.

Anche a livello internazionale, molti Paesi stanno adottando un sistema di formazione professionale sul modello tedesco. A causa della forte domanda, solo nel 2019 l’ufficio ha ricevuto 239 richieste dall’estero, la Germania ha istituito un ufficio centrale a cui è possibile rivolgersi, il Govet, per la collaborazione internazionale nel settore della formazione professionale.

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