Italia leader, torna la Cina : «Edizione che dà fiducia: si rivivono gli anni migliori»

Poliform Ottimismo anche per i mercati di Medio Oriente e Sud Est Asiatico. Anzani: «Nel primo trimestre +19% di fatturato, nonostante le incertezze»

C’è una parte della storia del Salone del Mobile Milano nella memoria di Poliform, azienda dell’arredo di Invergo che è cresciuta insieme alla manifestazione milanese fino a diventare una realtà industriale tra le più significative nel mondo dell’arredamento internazionale per qualità del design, eccellenza del progetto e innovazione.

La famiglia del mobile

Ancora una volta si tratta di una storia di impresa che è storia di una famiglia: Poliform nasce per iniziativa dei cugini Alberto Spinelli, Aldo Spinelli e Giovanni Anzani, che negli anni Settanta trasformano l’impresa artigiana di famiglia fondata nel 1942 in un’industria moderna.

«Ci aspettiamo un ritorno del Salone del Mobile Milano degli anni migliori, intercettiamo tanto desiderio di arredo italiano, di novità - ha detto alla vigilia dell’inaugurazione della fiera milanese Giovanni Anzani, alla guida dell’azienda di Inverigo insieme ad Alberto e Aldo Spinelli – siamo in uscita da un periodo complesso che ha visto il rincaro delle materie prime, spesso introvabili, seguito dall’incertezza della guerra e da ultimo le banche che lanciano segnali di crisi – ha aggiunto - a livello economico globale c’è preoccupazione ma, nonostante questo, nei primi tre mesi di quest’anno il fatturato di Poliform è salito del 19% rispetto all’anno precedente».

I fattori che concorrono al risultato sono diversi: «l’Italia possiede la leadership per il design, inoltre le aziende che si muovono da anni sul mercato globale sono quelle che fanno innovazione e si rivolgono alla fascia alta del mercato, che non è solo il lusso ma gli è prossima, e in quell’ambito c’è molto interesse per le nostre proposte».

Poliform esporta, ormai da tempo, circa l’80% della sua produzione, si rivolge al mercato europeo e nord americano «ma in generale abbiamo un mercato di riferimento internazionale abbastanza equilibrato – spiega ancora Giovanni Anzani – non ultimi i mercati di Medio Oriente e del Sud est asiatico sempre più interessanti per il potenziale che possono ancora esprimere».

«Al Salone dello scorso anno sono mancati i cinesi mentre quest’anno pare che si sia quasi al completo come Paesi di provenienza dei buyer – è l’auspicio – e siamo fiduciosi anche per quanto riguarda i distributori esteri. Ci hanno comunicato che saranno tutti presenti e con entusiasmo. Oltre ai mercati noti, sappiamo che sono rilevanti gli arrivi dalla Cina» pare ci siano più di 100mila richieste di permessi di viaggio dalla Cina proprio per raggiungere l’Italia.

Tanti incontri in agenda

L’assenza dei buyer dalla Russia e dall’Ucraina non incide in modo significativo sul mercato di riferimento di Poliform anche perché gli ordini di russi e ucraini arrivano da Montecarlo, da Dubai e da ogni parte del mondo per la fascia medio alta e alta.

Il Salone non si esaurisce a Fiera Rho, per la settimana successiva sono già stati fissati diversi appuntamenti in azienda con i clienti che si fermano in Italia 15 giorni proprio per visitare le produzioni della Brianza.

«Abbiamo diversi incontri programmati nel nostro showroom di Inverigo – conclude Giovanni Anzani – è una possibilità importante per consolidare le relazioni con i clienti. Bisogna tenere presente che in Salone Poliform avrà una stand su 1.500 metri quadrati, poi presenteremo la linea outdoor, la nostra novità di quest’anno, in zona Brera a Milano e organizzeremo alcuni eventi aperti al pubblico. Ma nella sede di Inverigo ci sono 3.800 metri quadrati di esposizione con la collezione completa Poliform che sarà possibile poi visitare con tutto il tempo necessario.

Mentre in Fiera c’è a malapena il tempo per salutarsi vista l’affluenza. Inoltre molti clienti hanno veramente piacere di conoscere la realtà produttiva perché solo in questo modo si rendono conto della dimensione, della qualità, delle tecnologie e dei materiali che utilizziamo: le diverse essenze dei legni, i marmi, i vetri, i tessuti, la pelle e tutte le finiture che possono personalizzare le proposte, con una varietà tale che permette di ridefinire il prodotto fino a renderlo quasi unico, in una commistione tra produzione degli impianti e saper fare artigianale che si dimostra essere la cifra distintiva delle nostre proposte».

C’è quindi un dialogo continuo tra Milano città e i suoi quartieri, dove si fa cultura del design, e la fiera di Rho dove avvengono gli incontri più commerciali. Un insieme di proposte e di esperienze che preparano agli incontri nella Brianza dell’arredo.

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