
Imprese e Lavoro / Como città
Lunedì 05 Settembre 2022
Tessile e crisi energetica: adattamento e flessibilità parole chiave per il futuro delle aziende
Intervista Sergio Tamborini, presidente di Sistema Moda Italia, analizza le ricadute del forte aumento del prezzo del gas. «Necessari interventi immediati e in prospettiva. Filiera produttiva, possibili integrazioni tra le aziende»
Nulla sarà come prima. La crisi energetica richiede interventi immediati che frenino la speculazione, ma le condizioni per un’abbondanza di forniture con minime variabili di prezzo, come è accaduto negli ultimi decenni, non ci sono più. E non ci saranno anche nel futuro prossimo. Sergio Tamborini, presidente di Sistema Moda Italia e ad del Gruppo Ratti, indica una prospettiva per le aziende tessili che richiede capacità di adattamento e flessibilità.
Il Governo è stato sollecitato dalle imprese a prendere provvedimenti urgenti contro l’aumento delle bollette, sono adeguati?
Le richieste di Confindustria sono nella logica di un intervento a breve termine che possa calmierare gli elementi speculativi e dare un ancoraggio ai prezzi. Ci sono delle distorsioni e speculazioni alle quali bisogna mettere freno. Sono necessari tutti gli interventi richiesti e servono impegni governativi, che in parte si stanno attuando, con la massima urgenza.
Diverso è ragionare in prospettiva. Le condizioni precedenti di abbondanza di forniture di gas non le avremo più e, in generale, come Unione europea il tema andrà affrontato unitariamente.
Se vogliamo che si verifichi la necessaria solidarietà a livello europeo sul tetto del gas dobbiamo anche essere pronti a una condivisione dell’energia con quei Paesi che avranno meno risorse di noi. Si tratta di equilibri complessi che richiedono una grande flessibilità.
Ora qualche spiraglio per affrontare il problema c’è, la discussione che avviene a Bruxelles è in termini positivi e ci sono quegli elementi minimi necessari per eliminare i fenomeni speculativi e le distorsioni nella formulazione del prezzo del gas.
Le Pmi sono ritenute in questo momento più a rischio: è possibile che, nel distretto comasco, accadano chiusure, fusioni, acquisizioni?
Come sempre, dai momenti di crisi non si esce nelle stesse condizioni con le quali si è entrati. È possibile che si verifichino fenomeni che rivoluzioneranno la filiera tessile, ci saranno delle mutazione del mercato, probabile che ci si realizzino delle integrazioni tra aziende che forse erano già necessarie e che questa crisi ha accelerato.
Aggregazioni che possono anche essere positive, un esempio si è verificato lo scorso anno quando Mantero Seta e Gruppo Ratti sono entrati nel capitale di Foto Azzurra, piccola realtà che realizza i supporti per la stampa serigrafica applicata ai tessuti. È un esempio di come si possa dare solidità alla filiera conservandone le specificità.
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