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Lunedì 28 Novembre 2022
Test e analisi per il tessile: «A Como un distretto top»
Intervista Il gruppo toscano Brachi ha deciso di aprire nel capoluogo lariano una sede per offrire servizi in outsourcing: «Controllo qualità decisivo per la crescita delle aziende. Nostre sedi operative anche in Cina e Bangladesh»

Ha scelto di investire a Como, aprendo una nuova sede a Grandate, perché crede nel distretto tessile della nostra provincia a cui vuole offrire un servizio di prossimità.
Il gruppo toscano Brachi, con sede centrale a Prato, opera nel campo della fornitura in outsourcing di servizi integrati per l’impresa ed in particolare nel settore dei test e delle analisi per il mondo tessile.
Giulio Lombardo, presidente di Brachi, in queste settimane trascorre almeno due giorni della propria settimana lavorativa a Como per visitare i clienti.
Quando è nato il gruppo Brachi?
L’azienda è stata fondata da mio zio, Primo Brachi, nel 1977 ed ha iniziato ad operare all’interno del distretto tessile pratese. Fin dall’inizio, Brachi ha cercato di guardare alle esigenze di chi acquistava i tessuti e l’impresa si è così specializzata nelle verifiche qualitative del prodotto. Nasciamo quindi per fare test di laboratorio e per garantire la qualità dei prodotti tessili realizzati dalle imprese del settore. L’evoluzione della legislazione ci ha peraltro aiutato perché sono state progressivamente introdotte norme a cui devono sottostare coloro che producono prodotti nell’ambito della moda. Anche Brachi quindi ha subito progressivamente un’evoluzione, affiancando i clienti per rispettare le differenti normative presenti nei paesi in cui decidevano di aprire un’attività. L’espansione internazionale dei clienti è stata quindi per noi un driver di sviluppo. Inoltre, anche il consumatore ha progressivamente ricercato capi di abbigliamento con determinate caratteristiche e anche questa evoluzione, caratterizzata da nuove esigenze dell’acquirente finale, ha aiutato il nostro lavoro.
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