«Assoldava stalker per spiare l’ex socio». Imprenditore di Bellagio in carcere

L’inchiesta Già ai domiciliari nel maggio dello scorso anno, ora l’uomo finisce in cella. Sotto accusa altre otto persone. E nell’inchiesta spuntano anche i rapporti con due maghe

La fine del rapporto d’affari con l’ex socio non l’ha proprio digerito, l’imprenditore bellaggino arrestato dalla polizia con l’accusa di stalking. Almeno, è quello che pensa la Procura di Massa Carrara. Già finito ai domiciliari un anno e mezzo fa, quando la polizia lo accusò di aver fatto piazzare dei localizzatori Gps sotto l’auto della presunta vittima, per l’uomo ora si sono aperte le porte del carcere.

Protagonista della vicenda è Simone Molinari, 44 anni, imprenditore nel settore delle case vacanze. Stando alla contestazione, l’imprenditore bellaggino non solo non avrebbe desistito dal pedinare e perseguitare l’ex socio, ma in questi mesi avrebbe assoldato almeno otto persone diverse con l’incarico di pedinare e spiare un giovane imprenditore edile di Massa e la sua compagna. L’arrestato è stato convocato dai carabinieri della caserma di Bellagio con una scusa e, una volta arrivato, è stato arrestato dagli agenti di polizia provenienti dalla cittadina Toscana che gli hanno notificato un ordine di custodia cautelare in carcere.

Molinari , che abita a Bellagio ma ha anche un domicilio a Forte dei Marmi, è un imprenditore che vanta contatti con i vip, coi quali si faceva fotografare, nonché era un volto noto nelle feste nelle case delle vacanze estive in Versilia dei vip.

Così come per il provvedimento del maggio 2021, gli investigatori sono ricorsi alle intercettazioni a carico di Molinari dai quali - tra le altre cose - sono emersi riti magici, pare per propiziare il riavvicinamento dell’ex socio.Negli ultimi quattro mesi di indagini la squadra mobile di Massa ha identificato tutti i soggetti che - secondo l’accusa - venivano assoldati dall’arrestato per i pedinamenti alla coppia, e sequestrato tutti gli apparecchi telefonici cellulari e sistemi di videoripresa con cui l’imprenditore edile e la compagna venivano filmati.

I vip e il finto detective

Nell’atto d’accusa è citato anche un caso in cui fu messo zucchero nel serbatoio di una delle auto dell’imprenditore per far usare un’altra vettura, dove erano stati montati illegalmente strumenti gps. Dalle indagini è emerso anche un nordafricano che svolgeva - sempre secondo l’accusa - abusivamente l’attività di investigatore privato, senza alcun titolo professionale. La scoperta più singolare è stato il sistematico ricorso a pratiche esoteriche, riti magici, con sedicenti maghi pagati con parcelle da 2.000 a 200.000 mila euro. In occasione del primo arresto del maggio 2021 la squadra mobile aveva ritrovato nell’abitazione di Forte dei Marmi di Molinari un’insolita attrezzatura consistente in fascette di plastica da elettricisti e spray urticante.

La scorsa estate Molinari aveva fatto parlare di sé per via di un presunto interessamento di George Clooney a una sua villa in quel di Bellagio. Sulla sua vicenda, nel settembre 2021 quando tornò libero disse: «Mi sono state attribuite delle azioni che non ho commesso, sono determinato e fiducioso che la giustizia faccia chiarezza su quanto accaduto». Fiducia mal riposta, visto il blitz dei giorni scorsi.

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