Cervi, troppi e fonte di pericolo. Via libera al piano di abbattimento

Porlezza Arriva il sì della Regione per la riduzione di 150 capi in tre anni. Ecco le modalità

Cervi, troppi e fonte di pericolo. Via libera al piano di abbattimento
Un branco fra le case a San Pietro Sovera di Carlazzo
(Foto di archivio)

Diventa operativo il piano di contenimento dei cervi nell’ambito della riserva Lago di Piano e territori circostanti. Ispra, ente competente in materia, aveva approvato il piano nei mesi addietro e ora è arrivato il benestare della Regione. La popolazione di ungulati, che ormai raggiunto un numero esagerato, verrà ridotta di 150 capi nel giro di tre anni, proprio nella stessa misura in cui s sta intervenendo nella riserva Pian di Spagna, dove il problema è analogo. Questa sarà una fase sperimentale, con abbattimenti abbinati a prelievi di capi da trasferire altrove; sulla base della valutazione dell’efficienza dei metodi adottati, verrà poi messa in atto una seconda fase, della durata di altri tre anni, di prelievi a regime.

Gli interventi, come detto, saranno sia di cattura, sia di abbattimento con sparo e il periodo di svolgimento considerato ideale si colloca fra il 15ottobre e il 31marzo; ci saranno altre azioni occasionali interventi di cattura in free-ranging, al fine di marcare e dotare di radiocollare alcuni particolari individui o per l’abbattimento di capi malati o irrimediabilmente feriti a seguito di investimenti automobilistici. I prelievi verranno effettuati dagli agenti della polizia provinciale, coadiuvati da guardie venatorie volontarie e da un numero limitato di ausiliari che già collaborano con gli stessi per azioni di controllo della fauna.

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