Colpo della Baby gang. Stesso arresto, due decisioni opposte: liberato il maggiorenne, i minorenni costretti a casa la notte

Menaggio Sabato il giudice di Como non ha convalidato l’arresto del diciottenne - Lunedì il giudice dei Minori ha fatto l’opposto

Misteri della procedura penale. Due giudici hanno preso provvedimenti diametralmente opposti nel giudicare il medesimo fatto. La vicenda in questione riguarda l’arresto, operato dai carabinieri di Tremezzina e di Menaggio, di cinque giovanissimi sorpresi ad abbattere l’inferriata di un supermercato per rubare bottiglie di alcolici. Il tutto ripreso dalle telecamere di sicurezza del Conad di Menaggio, nel quale si vedono i cinque - un maggiorenne e quattro minorenni - avvicinarsi al market, distruggere un’inferriata - causando danni per centinaia di euro - e introdursi all’interno per portarsi via dieci bottiglie di alcolici e una cassetta di mele, alcune di queste ultime mangiate sul posto e le altre gettate a terra.

Sabato il giudice di Como ha rimesso in libertà il solo maggiorenne del gruppo e non ha convalidato l’arresto, in quanto a suo giudizio era passato troppo tempo dal fatto contestato all’arresto e, quindi, non c’era più la flagranza di reato.

Flagranza di reato che, invece, il giudice del Tribunale dei minori ha giudicato assolutamente attuale. Tant’è vero che per i quattro minorenni arrestati l’arresto è stato convalidato. Non solo: i giovanissimi presunti ladri, anche se rimessi in libertà, hanno rimediato comunque un’ordinanza restrittiva: per tutti loro obbligo di frequentare la scuola, obbligo di partecipare ai colloqui con i servizi sociali e, soprattutto, assoluto divieto a uscire di casa tra le 21.30 di sera e le 7 del mattino successivo. Pena l’immediato rientro al Beccaria.

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