Ferisce la compagna con un’ascia: la donna guarirà in un mese

Tremezzina Accusato di tentato omicidio, domani l’interrogatorio. La presenza del sangue su manico e mani dopo la notte di follia a Lenno

L’interrogatorio di Mauro Giudici è stato fissato per domani.

L’uomo, 47 anni, residente a Meda ma da qualche giorno di fatto domiciliato in una casa di famiglia a Lenno, era stato arrestato nella notte tra sabato e domenica – nel giorno del suo compleanno – per il tentato omicidio dell’amica, una quarantanovenne di Mariano Comense residente a Seveso.

I carabinieri della compagnia di Menaggio, intervenuti nella casa dove sarebbero avvenuti i fatti – la chiamata di emergenza era stata fatta direttamente dalla vittima – avevano trovato il sospettato addormentato e con un’ascia accanto con sopra impronte di sangue.

Accertamenti

La dinamica di quelle ore di violenza, tuttavia, deve ancora essere ricostruita nel dettaglio ascoltando la presunta vittima – che è uscita dall’ospedale con una prognosi di 30 giorni – ed anche l’arrestato, il cui interrogatorio davanti al giudice delle indagini preliminari Massimo Mercaldoè stato fissato ieri pomeriggio per la giornata di domani.

Da accertare c’è anche l’utilizzo dell’ascia posta sotto sequestro. Il sospetto è che il quarantasettenne possa averla utilizzata come mezzo contundente per colpire l’amica, non dunque scagliando fendenti dalla parte della lama, ma al momento non è nemmeno escluso che le tracce di sangue sul manico possano essere state poste in un secondo momento, per contatto con le mani dell’arrestato che erano anch’esse sporche di sangue.

Da capire, in questa brutta storia di violenza in cui sono ancora molti i punti oscuri, c’è poi il motivo della lite scatenante e cosa possa aver portato il quarantasettenne ad aggredire la donna, stando almeno a quanto lei aveva riferito nei momenti immediatamente successivi all’intervento.

Codice giallo

La signora, infatti, era stata soccorsa in mezzo alla strada con il volto insanguinato, era stata portata al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna di Como con un codice giallo, ovvero di media gravità, ed infine era stata quantificata – in seguito alle ferite riportate – una prognosi di trenta giorni senza all’apparenza ferite da taglio. I carabinieri erano poi andati nella casa di Lenno per arrestare il sospettato, che era stato trovato addormentato e con l’ascia sporca di sangue accanto che era stata posta sotto sequestro.

Al racconto – fin qui fatto in base ai pochi elementi a disposizione – serve ora il passaggio principale, quello delle dichiarazioni di vittima e presunto carnefice, con un passaggio cardine che sarà proprio quello dell’interrogatorio in programma domani al Bassone. Il fascicolo è in mano al pubblico ministero Alessandra Bellù.

© RIPRODUZIONE RISERVATA