Furti nei cimiteri di Lenno e Ossuccio: «Rubano anche i fiori di plastica»

Tremezzina Si ripetono gli episodi che stanno destando sconcerto tra i parenti dei defunti. E c’è chi ha affisso una “lettera aperta” con insulti ai ladri sul cancello del camposanto

È allarme furti nei cimiteri di Ossuccio e Lenno.

Con tanto di lettera aperta “con insulti” ai ladri affissa nelle ultime ore sull’ingresso del cimitero di Ossuccio, in cui viene fatto esplicito riferimento alla bassezza di questi gesti, con un quesito: «Come ti senti a rubare i fiori sulle tombe e poi magari li vai a deporre sulle tombe dei tuoi cari?».

Da qui la provocazione: «Se hai bisogno e non puoi comperare i fiori, chiedimi i soldi che te li do, ma non rubarli». A perimetrare quanto sta accadendo al cimitero di Ossuccio sono le parole di Giuseppe “Pino” Lorefice, che peraltro è presidente della locale sezione dell’Associazione nazionale carabinieri.

Testimonianza

«Ho inviato un messaggio al sindaco Mauro Guerra e al comandante della polizia locale Massimo Castelli, segnalando ad entrambi i furti di fiori, veri e persino quelli di plastica. Alla nostra famiglia è capitato due volte nel giro di una ventina di giorni».«È una cosa ignobile non tanto per il valore dei fiori, quanto per il gesto in sé in un luogo dove con un fiore ciascuno vuole testimoniare la vicinanza ai propri cari - scrive Lorefice - Sarebbe importante installare una telecamera in posizione strategica per evitare il ripetersi di episodi analoghi».

La lettera aperta ai ladri di fiori in realtà non è che l’epilogo di una situazione che sui social sta tenendo banco da diversi giorni, creando inevitabilmente forte indignazione.

Sorprese sgradite

Basta leggere questo post di qualche tempo fa di un residente lennese: «Spiace dirlo, ma nel cimitero di Lenno c’è qualche persona che tocca e si impossessa di vasi e fiori dalle tombe altrui. Spiace trovare sgradevoli sorprese. Noi in poco tempo abbiamo avuto sulle tombe dei nostri cari questo risultato».

Unanime la condanna a questi come ai tanti episodi, cui se ne sono aggiunti altri raccontati sempre via social. «Sulla tomba di mio papà hanno rubato una decina di ciotole di fiori», si legge in uno di questi post (il cimitero è sempre quello di Lenno). E ancora: «Anche dalle tombe dei nostri cari hanno portato via vasi di fiori appena messi» (sempre a Lenno). In base ai racconti è poi emerso che «i cimiteri in cui avvengono questi furti sono quelli di Lenno e Ossuccio”, almeno in zona.

Videosorveglianza

Da capire ora se con il potenziamento della videosorveglianza questa emergenza - anzitutto affettiva - possa essere tamponata, fermo restando che sul muro perimetrale del cimitero di Lenno, dove poi inizia l’area dell’ex Abb, le telecamere esistono già e hanno aiutato a risolvere qualche tempo fa un caso spinoso, come l’incendio dentro l’ex Abb.

Importante è anche segnalare alla polizia locale, cui è stata indirizzata la testimonianza, ed ai carabinieri di Tremezzina eventuali comportamenti o presenze sospette, tenendo conto che soprattutto il cimitero di Lenno è ubicato su una strada di forte passaggio, anche per la presenza di un numero rilevante lì a fianco di posti auto gratuiti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA