Il bosco di Maddi, cinque anni dopo
Un luogo incantato ricorda la bimba

Lezzeno In duecento hanno raggiunto il nuovo parco giochi poco sopra la Madonna dei Ceppi. Mamma Francesca Matteri: «C’è anche lo scivolo, la sua passione. Lei è qui con noi, grazie a tutti»

Circa duecento persone hanno raggiunto ieri il “Bosco di Maddi”, un luogo incantato poco sopra la Madonna dei Ceppi a Lezzeno, davvero toccante l’inaugurazione del parco a cinque anni di distanza dalla scomparsa di Maddalena Dominioni.  La piccola Maddi, scomparsa all’età di cinque anni, ormai è come una figlia per tante persone, che hanno condiviso il dolore della famiglia e si sono strette attorno a loro per la scomparsa della bimba in uno sfortunato incidente in motoscafo nel lago. Persone che hanno condiviso il progetto del parco, ieri Maddi ha di certo accompagnato tutti loro nella breve scarpinata di circa mezz’ora dal paese di Lezzeno, dalla parrocchiale, fino al parco immerso nel verde.

Toccante poi l’arrivo nel bosco con un piccolo sasso rosso con la scritta: “Tu vivi nei cuori”. Francesca Matteri, la mamma di Maddalena, ieri era felice e insieme triste per una ricorrenza, i cinque anni dalla scomparsa, vissuta con un parco da inaugurare insieme a tanti amici. Non c’era solo il ricordo di Maddi, ma qualcosa di più, tant’è vero che si sentiva la presenza della bambina: «Maddalena è sicuramente qui con noi, già stamattina in diversi mi hanno girato degli arcobaleni incontrati sulla strada per venire qui a Lezzeno, è la dimostrazione che lei è qui con noi», ha spiegato la mamma. Francesca Matteri si riferisce al nome stesso dell’associazione nata dopo la scomparsa di Maddalena, l’Arcobaleno di Maddi, nome legato alla sua passione nel disegnare arcobaleni: «Sono molto felice duecento persone abbiano partecipato e ringrazio tutti, ringrazio anche i volontari e chi ha collaborato per la realizzazione di questo parco. Mi sembra incredibile vederlo ultimato ed è bello vedere tante persone impegnarsi insieme per i bambini».

Il parco si trova ad un paio di chilometri dal centro di Lezzeno nei boschi sopra la Madonna dei Ceppi, poco meno di 300 metri di dislivello per trovarsi in un posto meraviglioso il cui simbolo è lo scivolo perché come raccontava la mamma: «La passione di Maddalena era lo scivolo che lei chiamava “scillabo” e non poteva mancare chiaramente questo gioco. Lo scivolo in questo caso è lungo sei metri, poi c’è una teleferica di 20 metri».  Bisogna anche dire che in una giornata di festa qualche ragazzino stupido ha messo, solo pochi minuti dopo l’apertura del parco, dei petardi all’interno delle casette con fatica costruite dai volontari nell’area. I giovani sono immediatamente stati richiamati anche dai genitori, ma stupisce non si siano resi conto di quanto stavano facendo a livello anche semplicemente simbolico.La manifestazione ha avuto inizio dopo la messa in parrocchiale a Lezzeno, alle 11,30 il gruppo di persone si è spostato a piedi fino al parco dove si è svolto un picnic a cui ha fatto seguito la messa. Una bella giornata di sole, tante famiglie con i figli, la voglia di stare insieme ricordando una bimba di 5 anni in grado di creare tutto questo.

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