Il Lido di Bellagio riapre, ma non sarà più discoteca. «Ogni problema era colpa del titolare»

Bellagio Ponzini annuncia il cambiamento del locale, per anni punto di ritrovo dei giovani. «Spiace, era diventate una responsabilità troppo pesante: saremo un bistrot con la cucina»

Il Lido come discoteca chiude i battenti diventando un lounge bar. Il titolare Cristian Ponzini ritiene non ci siano le condizioni, anche di collaborazione con le autorità, per proseguire con l’attività legata più prettamente ai giovani. Gli ultimi due anni sono stati tribolati per il Lido di Bellagio, prima nel 2021 i problemi legati al rispetto delle regole allora previste per il distanziamento sociale, nel 2022 la chiusura per l’articolo 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza in cui si legge se il comportamento dell’attività costituisca “un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini”.

Problemi di ordine pubblico

la valutazione era appunto legata in particolare all’ordine pubblico e alla sicurezza dei cittadini in considerazione dei diversi interventi delle forze dell’ordine all’esterno del locale con anche feriti e dei malori dovuti all’alto tasso alcolemico.

In quella occasione già Christian Ponzini aveva chiesto un incontro con le forze dell’ordine e l’amministrazione per capire e decidere il futuro. Dopo una lunga riflessione: quasi un anno dopo, Ponzini ha preso la decisione, di certo sofferta, chiudendo il Lido all’attività di discoteca e puntando su un pubblico più maturo.

Il Lido aprirà nel prossimo fine settimana: «Apriremo da sabato prossimo ma non ci sarà più la discoteca, si aprirà con il bistrot con la cucina di Massimo Cajani e sarà aperto dalle 10 alle 20 fino a fine settembre, da giugno l’apertura sarà tutti i sabati sera dalle 10 all’1,30 ma come lounge bar, da maggio il via all’attività balneare - spiega Ponzini -. Faremo serate musicali lounge, ci sarà poi la possibilità di avere delle band, stiamo valutando il programma. In ogni caso non ci sarà più una discoteca a Bellagio, nonostante il Lido dal 2017 al 2019 sia stato inserito tra le mie prime dieci location più belle al mondo come disco club. A me dispiace ma sono stanco di portare questo fardello sulle spalle del divertimento dei giovani e dei giovanissimi sul lago di Como, anche perché alla fine è sempre colpa del gestore». Ponzini guarda anche oltre quella che è l’attività commerciale: «Mi chiedo quando, sperando non accada, ci saranno incidenti d’auto con coinvolte persone della zona di rientro da Milano dalle discoteche se ci si ricorderà di questa situazione. Si tornerà al 2011, prima dell’apertura del Lido come discoteca, quando non c’era nulla per i giovani a Bellagio e in questo zona».

«Situazione insostenibile»

Il titolare si sente un po’ abbandonato: «La situazione per me è insostenibile, qualsiasi cosa succeda nell’area della discoteca è sempre colpa mia, quello che succede all’esterno del locale andrebbe gestito in maniera diversa, come accade in altre zone turistiche. Ho cercato più volte di parlare con il vecchio questore ma non mi ha mai ricevuto. La pubblica sicurezza all’esterno non deve essere a nostro carico. Io sono sempre pronto a partecipare a un tavolo per parlare delle problematiche legate alla mia attività, ma non può essere solo ed esclusivamente colpa mia. Per me è un grande rammarico chiudere l’attività di discoteca dopo l’impegno che abbiamo messo in questi anni, si perde un locale che ospitava anche 1.500 persone a sera».

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