Il paese dell’acqua rimane a secco: «Problema che dura da sei mesi»

Plesio Progressivo calo fino alla mancanza totale. Sono coinvolti almeno dieci immobili. «Credo sia lecito esigere delle risposte». Como Acqua: «Momentanei deficit per la siccità»

La patria dell’acqua, dove vengono smistati milioni di litri di Chiarella in tutta Europa, rimane a secco.

Il caso di Plesio sembra paradossale, eppure dalla primavera scorsa manca l’acqua a Ponte, località in quota molto rinomata per la villeggiatura, dove è presente anche la colonia “Lusardi”:

«Almeno dieci immobili sono senz’acqua dallo scorso aprile – interviene Marco Magnani, uno dei proprietari interessati – . C’è stato un progressivo calo, fino alla mancanza totale. Da allora, se voglio utilizzare la mia seconda casa, devo salirci carico di taniche per la cucina e per il bagno; fare una doccia diventa impossibile e i disagi, come si può ben immaginare, sono parecchi».

Disagi

Il malcontento è legato soprattutto alla difficoltà nell’ottenere informazioni da Como Acqua.

«In più occasioni, dinanzi alle segnalazioni, mi è stato assicurato che sarebbe arrivato un tecnico a controllare la situazione, ma non si è mai visto nessuno e a distanza di sei mesi non è ancora lecito sapere da cosa origini il problema, se è risolvibile ed entro quali tempi – prosegue Magnani – . Comprendiamo benissimo che si tratta di seconde case, ma anche in villeggiatura non si può stare senz’acqua e credo sia lecito esigere delle risposte».

Como Acqua, gestore della rete, attribuisce il fenomeno alla perdurante siccità estiva e lo circoscrive a brevi periodi.

«Nel periodo caldo il perdurare dell’assenza di precipitazioni ha provocato momentanei deficit idrici negli immobili montani, concentrati nei fine settimana , quando l’afflusso di turisti era massimo – si legge in una nota dell’ufficio stampa dell’azienda – . Si è scelto di dare priorità all’approvvigionamento del centro abitato e, come spiegato anche ai diretti interessati, si è trattato tuttavia di una situazione provvisoria, che ora, col ritorno delle piogge, si sta normalizzando».

Non la pensano allo stesso modo le persone che si trovano ad affrontare i disagi legati alla mancanza di acqua, pur nelle seconde case.

Finanziamento

Secondo il sindaco del paese, Celestino Pedrazzini, non si tratta tuttavia di sola siccità: «Non essendo in capo al Comune la responsabilità della rete idrica, non saprei dire se ci sono problemi di approvvigionamento a Ponte, ma la distribuzione dell’acqua in paese necessita sicuramente di una riorganizzazione. A Breglia, per esempio c’è troppa acqua, mentre la parte bassa del paese, che si è sviluppata negli ultimi anni, assorbe tanta a scapito di nuclei più a monte. Occorre realizzare, innanzitutto, nuovi bacini e ai monti, poi, la rete è vecchia e sono state fatte parecchie derivazioni da parte dei privati».

«Ora è disponibile un finanziamento di 450 mila euro per risolvere i problemi di pressione a Ligomena e Logo – annuncia il primo cittadino – e nell’ambito della separazione di acque chiare e scure dove ancora sono miste, credo si possa intervenire anche sull’acquedotto».

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