Il pieno di turisti nelle dimore del Lario: «Peccato siano pochi i ristoranti aperti»

TremezzinaOttimi i numeri fatti registrare nel weekend da Villa Carlotta e Villa Balbianello. Previtera: «Bene anche l’ultima mostra, ma molte strutture ricettive sul territorio sono chiuse»

Il segnale che anche l’inverno può regalare soddisfazioni in campo turistico e culturale è arrivato nell’ultimo fine settimana, grazie alla combinazione che ha portato all’apertura di entrambe le ville simbolo di Tremezzina, Villa Carlotta e Villa del Balbianello. Per la prima si è trattato di una doppia apertura speciale, per la dimora Fai dell’inaugurazione (dopo il maltempo di sabato 3 dicembre) dei presepi in Loggia Segré - realizzati in collaborazione con la sede Aiap di Tremezzina -, parte integrante di un percorso che porterà all’allungamento della stagione sino al prossimo 8 gennaio. Complessivamente le due dimore hanno sfiorato tra sabato e domenica i 900 visitatori.

Il fine settimana

«Il fine settimana è andato bene. Abbiamo registrato quasi 300 presenze, con un notevole successo sia dei laboratori che delle visite guidate alla mostra “Canova, novello Fidia”, che si è chiusa proprio domenica - la sottolineatura della direttrice di Villa Carlotta, Maria Angela Previtera-. Chiudiamo così una stagione importante sotto numerosi aspetti, ricordando che Villa Carlotta sino alla riapertura fissata per metà marzo sarà comunque visitabile su prenotazione».

La direttrice della storica dimora di Tremezzo offre però un ulteriore spunto di riflessione dentro le dinamiche delle aperture tardo autunnali e invernali. «In questi due giorni abbiamo però registrato la mancanza di strutture aperte sul territorio e mi riferisco in primis a bar e ristoranti. Ce lo hanno segnalato in presa diretta diversi visitatori e noi stessi abbiamo avuto difficoltà ad indirizzare gli ospiti una volta terminata la visita - la chiosa di Maria Angela Previtera -. Dico questo perché la speranza è che nel 2023 la stagione turistica e culturale del territorio possa allungarsi ulteriormente, dopo la grande paura del biennio segnato dalla pandemia, allargando la propria sfera anche al territorio. Nessun intento polemico dietro queste dichiarazioni, ma più strutture ricettive aperte avrebbero sicuramente giovato alla causa in questo fine settimana”.

“La notte dei presepi”

A Villa del Balbianello, dopo il rinvio causa maltempo de “La notte dei presepi” sabato 3 dicembre , in questo fine settimana si è potuto tenere sia il simbolico taglio del nastro in Loggia Segré che una domenica di visite con presenze più che confortanti (con citazione d’obbligo anche per il Coro Pieve d’Isola e il suono suggestivo della cornamusa). Alla fine, nell’arco del fine settimana, i visitatori sono stati ad un passo da quota 550.

«In media in questo ultimo scorcio dell’anno registriamo 250 visitatori al giorno. Un buon dato - conferma Giuliano Francesco Galli, area manager Fai Lombardia Prealpina -. Nel fine settimana, durante il quale abbiamo rinnovato la collaborazione con la sede Aiap di Tremezzina per quanto concerne i presepi, abbiamo avuto un 70% di ospiti italiani ed un 30% stranieri. Rispetto a Tremezzo, a Lenno non ci sono state segnalate criticità per le strutture - mi riferisco in primis a bar e ristoranti - aperti. Siamo stati tra i primi a scommettere sulla destagionalizzazione».

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