Intimidazioni personali a un consigliere sui social: si accende il dibattito sul progetto per il San Primo

Bellagio Attacchi social al sindaco e parole dure a Maria Raggi Barindelli:: «Siamo onesti. Non ci facciamo intimidire»

Intimidazioni personali nei confronti di un consigliere e sul web all’amministrazione per il progetto di riqualifica del Monte San Primo.

Una consigliera di Bellagio è stata avvicinata da persone che avrebbero alzato  la voce allo scopo di intimidirla. A comunicarlo durante il consiglio comunale di martedì sera il sindaco di Bellagio Angelo Barindelli che ha chiesto alla sua consigliera di non presentarsi in sala visto quanto accaduto. Il primo cittadino ha poi rimarcato che sui social in molti hanno offeso o fatto intimidazioni a diversi componenti del consiglio.

Un clima insomma che si sta accendendo molto oltre la discussione civile su un progetto più divisivo di quanto si potesse credere. Martedì si è approvato  l’accordo di programma con la Comunità montana del Triangolo Lariano per quanto riguarda il progetto relativo al San Primo che comprende i cannoni sparaneve: «In queste settimane abbiamo subito diversi attacchi con intimidazione o svalorizzazione dell’avversario, quanto scritto nei post sui social è incredibile, c’è chi mi  accusa  di essere una persona ignorante, priva di cultura, che vuole regalare il territorio. Ci attaccano dicendo che siamo degli sprovveduti, degli alienati e una nostra consigliera comunale, la dottoressa Maria Elisabetta Raggi, è stata avvicinata da persone che hanno alzato pesantemente la voce allo scopo di intimidirla». 

Il sindaco ha quindi risposto per le rime: «Se qualcuno pensa di intimidirci non ha capito con chi ha a che fare. Chi è onesto non ha nulla da temere. Peraltro, secondo me, si tratta di una discussione su cui ci possono essere anche delle ragioni. Ma senza offendere. L’intervento si fa nel rispetto del San Primo, di un’area dove lo sci c’è da circa 80 anni ed è stato educativo per diverse generazioni di giovani, è stato importante per l’economia e il turismo e ha creato benessere».

L’intervento al San Primo, ha rimarcato Barindelli, era nel programma elettorale: «Abbiamo un’area in cui ci sono delle strutture abbandonate, si può pensare a rilanciare senza costruire nulla, ma recuperando. Il progetto prevede anche l’accumulo dell’acqua per combattere gli incendi boschivi e in caso di siccità, poi con lo stesso bacino si andrà anche a innevare artificialmente il baby o pianone. Si sistema l’alpe di Borgo, si eliminano i vecchi skilift. Adesso si passa alla fase progettuale, siamo disponibili a far vedere tutta la documentazione riguardante l’intervento».

© RIPRODUZIONE RISERVATA