“Linta”, 98 anni e 11 figli: è morta la colonna della Festa dei Bordoli e della Locanda. Una storia da raccontare

Sala ComacinaUna vita nel locale dell’isola ai tempi dei primi vip e del leggendario “Cotoletta”: «Se ne va un pezzo di storia del lago. Una grande donna, indimenticabile»

La processione silenziosa e ininterrotta che sin da venerdì ha raggiunto la corte all’aperto e la casa alle spalle del lago, dentro quei vicoli che profumano di storia e che somigliano in larga parte ai caruggi genovesi cantati da Fabrizio De Andrè, ben raffigura quanto la “Linta” - Olimpia Bordoli, nata a Ossuccio il primo giugno 1924 - fosse benvoluta a Sala e sul territorio.

Nonna “Linta” si è spenta venerdì in tarda mattinata e la sua, dopo 98 anni e mezzo di vita vissuta, è una di quelle storie da raccontare, fatte di lavoro, di forti sacrifici, ma anche impreziosite da quel sorriso rassicurante che regalava a chi incontrava per strada.

Testimonianza

Nonna “Linta” Bordoli - figlia di Bordoli, moglie di Bordoli (era sposata con Felice Bordoli, “Ruàsc” il soprannome che sul lago e nelle valli adiacenti ogni famiglia ha in dote) e madre di Bordoli, uno dei cognomi simbolo del lago - ha partorito dal 1943 al 1957 undici figli, sei ancora oggi viventi.

La sua storia ben si inquadra dentro quell’Italia che nel secondo Dopoguerra stava rialzando la testa dopo un conflitto che aveva segnato corpo e spirito di molti cittadini.

La “Linta” - insieme ad altre due donne del posto - è stata una colonna della “Locanda dell’Isola Comacina”, quella guidata ai tempi del leggendario “Cotoletta” (il cavalier Lino Nessi), che grazie a un temperamento senza eguali ha abbinato il nome della Locanda al jet set mondiale.

In cucina

E Albertina Nessi, la figlia del “Cotoletta”, ha ricordato la “Linta” postandone una foto da giovane, al lavoro alla Locanda (lei che si occupava della cucina) rimarcando che «con te se ne va un pezzo di storia dell’isola e del lago. Un abbraccio a Cimino ed ai suoi molteplici discendenti».

«È stata una grande donna. Indimenticabile» la chiusura del messaggio.

E nella foto la “Linta”, seppur immortalata di profilo, mostrava tutti i suoi tratti distintivi, bellezza, passione per il lavoro, tenacia. A fine agosto del 2019 - prima che la pandemia spazzasse via in una manciata di mesi certezze e futuro di molte persone (soprattutto la prima ondata di contagi peraltro si è abbattuta anche su Sala con particolare violenza) - la “Linta” aveva partecipato con la sua solita verve alla Festa dei Bordoli, promossa alla Pro Loco di Sala Comacina quale omaggio a questo cognome storico.

Nell’occasione, le era stata consegnata una targa quale “decana dei Bordoli”.

Targa che aveva ricevuto ricordando a tutti che nella vita insieme al lavoro ed all’impegno quotidiano serve ancora “serenità”.

La colazione al bar

E lei quella serenità, con il suo sorriso rassicurante, la trasmetteva ogni giorno.

Anche sul profilo “Sei di Sala Comacina se...” in tanti hanno voluto ricordare la “Linta” che fino a settembre non ha rinunciato alla colazione al bar. Il tutto con un abbraccio collettivo a figli, nuore, generi, nipoti e pronipoti.

L’ultimo saluto si terrà domani pomeriggio alle 14.30 nella chiesa parrocchiale del paese.

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