L’ultimatum del sindaco per i matrimoni troppo rumorosi: nel paese di Clooney i residenti si lamentano per gli schiamazzi

Laglio Raccolte trenta firme dai residenti di Torriggia: si lamentano per gli schiamazzi notturni. Pozzi incontra i gestori del relais: «Soluzioni per la prossima stagione oppure licenza revocata»

Sì ai matrimoni, ma un po’ più silenziosi. Altrimenti il Comune procederà con la «revoca all’autorizzazione» alla luce dei troppi schiamazzi notturni.

Nell’anno dei numeri record per quanto riguarda il turismo sul lago, anche Laglio non è stata da meno e le unioni con rito civile nelle prestigiose ville sono state oltre trenta, con coppie arrivate da tutto il mondo.

Un po’ per l’euforia del momento, un po’ la festa e forse il livello alcolico che spingeva a una certa allegria, in più di un’occasione alcuni residenti hanno chiamato i carabinieri nel cuore della notte, impossibilitati a dormine.

Le firme

Il problema arriverebbe da uno dei due relais nella frazione di Torriggia, dove una trentina di cittadini hanno firmato la petizione consegnata poi in Comune. «I residenti lamentavano schiamazzi, urla, canti e balli con musica a tutto volume, da addebitarsi, presumibilmente, agli ospiti delle strutture turistiche ricettive presenti in zona – ha spiegato il sindaco di Laglio Roberto Pozzi - ospiti con probabile tasso etilico fuori limite, che non disdegnavano dopo le libagioni in resort, trasferte a lago, come all’apprezzata Riva del Tenciuu trattenendosi anche sino all’alba. L’amministrazione ha attivato le procedure di competenza, convocando i gestori e confrontandosi con le forze dell’ordine per le opportune contromisure. Pare, a tutt’oggi, con scarso risultato».

E ha aggiunto. «Ho ritenuto, a questo punto, di inviare alla proprietà e al gestore dell’attività ricettiva coinvolta un preavviso di revoca autorizzazione matrimoni civili. Nella struttura, infatti, si celebrano a seguito di apposito regolamento, matrimoni civili a partire dal lontano 2014. Spero non si arrivi a tanto poiché sarebbe una sconfitta prima di tutto del buon senso, oltre che un nocumento per le casse comunali che i fondi introitati (1500 euro a matrimonio) li utilizza per offrire servizi ai cittadini».

L’incontro

Ci si è quindi mossi per trovare una soluzione, così da evitare di sospendere le unioni a Laglio ma, allo stesso tempo, garantire la quiete per i residenti.

«Quest’anno abbiamo avuto oltre trenta matrimoni - conferma il consigliere Mario Gigliotti, che ne ha celebrati la maggior parte – ovviamente in mia presenza è sempre stato tutto tranquillo, i problemi sono sorti di notte. I rumori sono stati non da poco e sono state allertate le forze dell’ordine: il sindaco ha incontrato i responsabili della struttura ricettiva, sono rimasti d’accordo che verrà preparato un piano d’azione per mitigare il problema. Lo sottoporranno poi al Comune e si cercherà di capire se può funzionare, altrimenti il rischio è quello di aver revocata la licenza di fare matrimoni».

Considerando se ne riparlerà in primavera, c’è tutto il tempo per organizzarsi.

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