Mortale in barca: due anni alla turista

Lenno Il 25 giugno 2021 una giovane belga alla guida di un potente motoscafo aveva travolto e ucciso Luca Fusi. Ieri il patteggiamento, dopo il risarcimento dei danni ai parenti e a uno dei giovani coinvolti nello scontro

Si è chiusa ieri, davanti al giudice Carlo Cecchetti, la vicenda penale che – un anno fa – era nata dall’incidente nautico che era avvenuto davanti alla punta di Balbianello.

Era il 25 giugno. A perdere le vita, travolto da un potentissimo motoscafo condotto da una turista belga in vacanza sul Lago di Como e domiciliata in una casa di Lenno, era stato un ragazzo di Guanzate, Luca Fusi, 22 anni, che dopo aver avvisato i due amici con cui era uscito in barca di mettersi in salvo, non era riuscito a ripararsi in tempo dall’impatto.

La barca battente bandiera belga, una Mastercraft impegnata nel traino di un secondo turista che stava facendo sci nautico, ma che a bordo aveva almeno un’altra decina di ragazzi, era letteralmente planata sopra al motoscafo – fermo in mezzo al lago – su cui si trovava il ventiduenne di Guanzate in compagnia di altri due amici.

Luca morì sul colpo. Un ragazzo riuscì a lanciarsi nelle acque del lago prima dell’impatto, mentre il secondo amico si accovacciò nello scafo del motoscafo, tra i sedili, riuscendo ad evitare il colpo.

Alla guida del natante belga, potentissimo, la neopatentata – da circa un anno – Clea Wuttke, oggi 22 anni, che venne arrestata nell’immediatezza dei fatti, subito dopo essere stata dimessa dall’ospedale dove era stata ricoverata per precauzione. Poi la giovane fu spostata ai domiciliari, nella casa di famiglia a Lenno, dove è rimasta per tutto il periodo cautelare.

E ieri mattina, dopo una serie di rinvii per effettuare i risarcimenti dei danni alle parti lese finalmente il giudice Carlo Cecchetti ha potuto ratificare l’accordo della pena, raggiunto in due anni con la sospensione condizionale.

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