Regina aperta solo di notte ai mezzi pesanti? Dai camionisti arriva un mezzo sì

Emergenza traffico Anche ieri mattina lunghi incolonnamenti tra Sala Comacina e Lenno, raffica di proteste. Colato (Fai): «Disponibili, ma perché i camion della variante a Tirano?». Asf: «Ritardi superiori a 90 minuti»

Questa concitata (sul fronte del traffico) settimana lavorativa si è chiusa ieri con un’altra mattinata di caos lungo la Regina tra Sala Comacina e Lenno, con tre ore abbondanti al cardiopalma, nuove polemiche in presa diretta sulla statale e via social e con l’intervento risolutivo dei carabinieri di Tremezzina e della polizia locale.

Ancora una volta l’ingorgo che si è allungato quasi in fondo al lungo rettilineo di Lenno da un lato e dentro la strettoia di Colonno dall’altro (un’ora abbondante il tempo di percorrenza tra Colonno e Lenno dalle 8.30 in poi) ha visto protagonisti bus turistici, Tir, mezzi pesanti nonché camper e almeno un paio di roulotte nei due sensi di marcia. Il tutto mentre è stata ufficializzata giovedì a Villa Gallia la proposta del senso unico (salendo) per i bus turistici e del transito dei Tir (al momento senza dettagli sulla lunghezza massima) tra le 21 e le 6.

La rabbia

Il numero e il tenore delle segnalazioni di residenti, pendolari, imprese, artigiani in coda anche ieri mattina - in primis al nostro giornale - dà l’esatta dimensione di quanto urgente sia porre un argine a questa situazione che ha superato il punto di non ritorno.

Delle tante prese di posizione giunte nelle ultime ore, ne registriamo due che portano la firma di Giorgio Colato, presidente dell’Associazione Interprovinciale degli Autotrasportatori di Como e Lecco e di Silvia Rainoldi, presidente della Delegazione Lago e Valli di Confartigianato Imprese Como.

«Siamo in una situazione di emergenza, dunque da parte nostra c’è ampia disponibilità a ragionare su soluzioni emergenziali. Dopodiché pongo te questioni - la chiosa di Colato -. La prima è che la Regina non può essere a completa disposizione dei bus turistici, a cominciare da quelli che salgono vuoti e caricano i turisti di ritorno da Bellagio. Non ha alcun senso e le ripercussioni sul traffico sono evidenti. La seconda è che non è facilmente spiegabile come i camion della variante da Colonno vadano a Tirano attraversando le strettoie, anche di giorno. Non c’erano altre soluzioni a “kilometro zero”? La terza questione riguarda il nostro settore, perché inevitabilmente se verrà ufficializzata l’ipotesi notturna poi logistica, supermercati e attività dovranno rivedere orari e organizzazione. Non potranno certo rimanere aperti la notte».

«Basta»

Via social Silvia Rainoldi ha invitato chi deve porre rimedio a questo blocco continuo della viabilità a «darsi una mossa, perché la situazione è oltre il degenero. Conclusioni da vagliare rispetto al Tavolo istituzionale di giovedì? Ma scherziamo. Ci avete pensato poco a chiudere la Regina per lavori (il riferimento è ai quattro mesi di stop, ndr). Una situazione come quella di giovedì penso abbia fatto traboccare il vaso. Non si può partire così. E siamo solo a maggio».

In una nota, Asf ha parlato di «ritardi anche sopra i 90 minuti per le tratte più lunghe e difficoltà nel rispetto delle coincidenze con le linee dirette verso le valli». Da qui la chiosa finale: «Stiamo mettendo in campo, insieme all’Agenzia per il Tpl ed agli enti locali, ogni possibile azione per ridurre i disagi».

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