Salta una corsa dell’aliscafo e agli studenti tocca aspettare. Genitori: «Così rincasano all’ora di cena»

Dongo A settembre c’era un mezzo in partenza alle 15 da Como, poi tolto. Proteste dei cittadini. Oteri: «Consapevoli del problema, contiamo di andare incontro ai ragazzi dal primo dicembre»

«Quando è iniziata la scuola, nel settembre scorso, la Navigazione metteva a disposizione anche una corsa di aliscafo di rientro da Como alle 15, che in seguito è stata soppressa».

Parte da qui la protesta dei genitori dell’Alto Lario nei confronti di un ente che, alla luce dei disagi viabilistici su strada, è spesso gettonato per il trasporto dal lago al capoluogo.

Per il rientro c’è una corsa che parte alle 13.30 da Como, che arriva alle 13.37 a Menaggio, a Dongo alle 15.06 e a Colico alle 15.25. Poi si passa alle 17.10, con scalo a Menaggio alle 17.58 e a Dongo alle 18.19.

Disagi

«Mia figlia frequenta il primo anno di superiori e, nonostante le spese non indifferenti, abbiamo scelto il trasporto in aliscafo per crearle il minor disagio possibile – afferma un papà donghese, Christian Giovio - Iniziato l’anno scolastico, ad un certo punto è stata soppressa una corsa di rientro che per lei era di vitale importanza. La corsa delle 14.20, infatti, ha come capolinea Menaggio». E allora un genitore deve recarsi a Menaggio in auto per accompagnare a casa la studentessa oppure il rientro avviene quasi all’ora di cena. «La distanza della scuola è già proibitiva e i nostri ragazzi devono sobbarcarsi ogni giorno una trasferta penalizzante – aggiunge Giovio – . Al mattino dev’essere all’attracco di Dongo alle 6.15 e dopo la giornata di lezioni in classe deve anche studiare a casa. Se poi, a bocce in movimento, qualcuno decide di stringere ulteriormente il cordone del disagio, la situazione diventa davvero pesante».

Nel territorio sono ormai una costante, ogni inizio di anno scolastico, le vibranti proteste della famiglie nei confronti dei trasporti pubblici su strada diretti in provincia di Sondrio: buona parte dei ragazzi altolariani si iscrive infatti a istituti di Morbegno, Chiavenna e Sondrio o al Vanoni di Menaggio; ma una percentuale minore sceglie ancora scuole di Como non trovando altrove gli stessi indirizzi.

Il genitore donghese ha provato a informarsi, ma non è venuto a capo di nulla: «Il funzionario della Navigazione col quale avevo interloquito tempo fa mi aveva annunciato che era in corso una trattativa con chi gestisce i trasporti pubblici di terra per cercare di creare un servizio più completo fra strada e acqua, ma poi non ho più saputo nulla e il disagio persiste».

Stavolta per la Navigazione Lago di Como interviene il direttore stesso, Nicola Oteri, che attribuisce il disagio a una momentanea carenza di natanti.

La replica

«Siamo consapevoli della questione – esordisce – . A causa di programmi di manutenzione inderogabili, che sono stati poi posticipati a causa del servizio aggiuntivo dello scorso anno in occasione della chiusura della statale Regina a Colonno, ci siamo stati costretto a istituire un servizio rapido basato su due soli aliscafi; nel contempo abbiamo messo sul tavolo un’alternativa in via di definizione». «Contiamo di poter andare concretamente incontro ai circa dieci studenti dell’Alto Lario già a partire dal 1° dicembre – prosegue l’ingegner Oteri – . Anticiperemo informazioni più precise con apposito comunicato».

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