Un’altra chiusura per la Variante: la Regina chiude per 48 ore nel finesettimana

Colonno Limitazione da venerdì sera per “interventi tecnici urgenti”. Oggi tavolo di coordinamento con il prefetto. In corso i lavori di rimozione della parete rocciosa in zona Camogge. L’obiettivo è di contenere al minimo i disagi

L’ultima parola spetta al prefetto Andrea Polichetti ed al Tavolo di coordinamento sulla variante, convocato a stretto giro per il primo pomeriggio di oggi (in videoconferenza).

Dalla comunicazione appare però chiaro che la Regina chiuderà nuovamente al traffico in corrispondenza del cantiere della variante della Tremezzina in quel di Colonno, questa volta per sole (si fa per dire) 48 ore. E la scelta, secondo le pochissime indiscrezioni filtrate sinora (in attesa del vertice di oggi), sembrerebbe (il condizionale è ancora d’obbligo) essere indirizzata sul fine settimana ormai dietro l’angolo, con la statale chiusa da venerdì sera a domenica sera (dunque off limits nelle notti di venerdì e sabato). E questo perché l’Anas avrebbe lasciato intendere che il sabato e la domenica i disagi sono più contenuti rispetto a due giorni lavorativi “pieni” all’inizio o in mezzo alla settimana.

Messa in sicurezza

Oggi pomeriggio la chiusura - ormai certa - verrà meglio perimetrata, tenendo come punto di partenza la sospensione di circa quarantotto ore per “interventi tecnici urgenti” nell’ambito dei lavori della variante della Tremezzina. Interventi tecnici che vanno ricondotti alle operazioni di “messa in sicurezza di un breve tratto in adiacenza alla cascata delle Camogge” ufficializzati dall’Anas lo scorso 3 novembre, che avrebbero dovuto contemplare sino a venerdì - tra le 9 e le 16 - l’utilizzo dei movieri per evitare code durante lo operazioni di disboscamento e messa in sicurezza della parete. In realtà né (ne avevamo dato conto già sabato) venerdì né lunedì e martedì i movieri erano stati notati sulla Regina, il che aveva lasciato intendere un cambio di programma rispetto all’iniziale modus operandi, pur in assenza di variazioni ufficiali al cronoprogramma annunciate, con il consueto garbo, dall’Anas.

La riunione urgente convocata dal prefetto certifica che per rimuovere quella parte di parete rocciosa (peraltro esterna ai lavori della variante, ma dentro il cantiere della stessa) è necessario chiudere “per circa 48 ore la Regina”.

Il che non mancherà inevitabilmente di creare disagi, anche perché non tutte le scuole del capoluogo sono chiuse il sabato e così diverse attività lavorative, senza contare - esempio calzante - il personale infermieristico diretto nel Mendrisiotto. Bisognerà capire se con così poco preavviso si potrà creare un filo diretto - almeno per gli abbonamenti - tra Asf e Navigazione. Oggi comunque se ne saprà di più, anche perché l’obiettivo (dichiarato) è quello di contenere al minimo i disagi.

I precedenti

D’accordo che la sicurezza viene prima di tutto, ma dopo i quattro mesi (e una settimana, comunicata peraltro a tre ore dall’annuncio della riapertura della Regina) di stop al traffico ogni nuova chiusura porta in dote inevitabilmente altre polemiche. Sempre secondo quanto si è appreso per rimuovere la roccia verranno utilizzati i classici “martinetti”, ma è chiaro che a Regina chiusa l’intervento risulterà molto più agevole e sicuro.

E sempre in base alle primissime indicazioni, non sarebbe possibile optare solo per la chiusura notturna.

© RIPRODUZIONE RISERVATA