Variante, le ruspe (ri)scaldano i motori: da lunedì nella galleria di svincolo

Grandi opere Dopo la consegna totale dei lavori, il Consorzio programma i prossimi lavori. Restano quaranta metri di roccia da abbattere prima di poter sostituire l’attuale tracciato

Non hanno perso tempo dentro il cantiere di Colonno della variante della Tremezzina. E così, incamerata nel tardo pomeriggio di mercoledì la consegna totale dei lavori da 412 milioni di euro con contestuale ripresa di tutte le attività sempre mercoledì a tarda ora i primi camion hanno prelevato una parte del materiale fermo per gli accertamenti di Arpa - dopo l’individuazione di percentuale di idrocarburi superiori al consentito - trasportandolo verso Tirano.

L’ultimo diaframma

Come già anticipato ieri dal nostro giornale, ha funzionato la strategia del trasporto notturno (unica opzione in campo, peraltro), senza grossi impatti sulla viabilità delle quattro strettoie tra Colonno e Isola di Ossuccio. Ieri sera si è replicato. Il tutto in attesa che da lunedì ricomincino i lavori dentro la galleria di svincolo (o salto di montone) per abbattere gli ultimi quaranta metri di roccia che mancano all’appello. In un mese l’ultimo diaframma dovrebbe cadere, lasciando così spazio alle opere di completamento della galleria di svincolo, che - una volta ultimata - andrà a sostituire (lo ricordiamo) l’attuale tracciato della statale.

Secondo quanto si è appreso, il via libera alla nuova viabilità non avverrà prima del mese di agosto (inizialmente, prima dello stop forzato d’inizio dicembre, Anas aveva parlato di lavori conclusi a fine aprile. Il che significa che per buona parte della stagione turistica, la viabilità rimarrà quella attuale con le volate dentro la galleria di svincolo che non dovrebbero comportare particolari momenti di fermo della viabilità ordinaria.

E’ chiaro che a questo punto, incamerata l’attesa consegna totale dei lavori (da cui decorrono i 5 anni e 2 mesi per la consegna dell’opera) servirà necessariamente un nuovo punto operativo della situazione attraverso il Tavolo di coordinamento sulla variante guidato dal prefetto Andrea Polichetti e dal presidente provinciale Fiorenzo Bongiasca per capire le ripercussioni proprio sulla viabilità ordinaria delle lavorazioni - a questo punto entrate nella piena fase operativa - sia a Colonno che a Griante. Il primo banco di prova è rappresentato dal lungo fine settimana di Pasqua e il riferimento è alla rimozione (o meno) del senso unico alternato semaforico in località Ca’ Bianca a Griante. Nei giorni scorsi, il nostro giornale ha avanzato l’ipotesi - senza alcuna smentita da parte di Anas - di una convivenza tra il senso unico alternato e il traffico (in forte aumento) di quello che è considerato l’inizio della lunga stagione turistica.

I sindaci, di fronte a tale ipotesi, hanno chiesto l’attivazione dei movieri.

Lo scavo

Argomento questo che inevitabilmente dovrà essere approfondito entro la prossima settimana. Da capire poi se per lo scavo della galleria principale “Comacina” a Colonno si aspetterà l’inaugurazione del salto di montone - con chiusura del tratto di Regina aperto al traffico il 5 aprile dello scorso anno - o se almeno la prima parte dello scavo avverrà contestualmente all’ultimazione del salto di montone. Tutti argomenti di cui parlare con solerzia, ricordando che da lunedì 3 aprile sarà in vigore tra Colonno e Ossuccio l’ordinanza contenente le fasce orarie per i mezzi pesanti sopra gli 8,60 metri (al mattino si sale da Colonno a Ossuccio, ma non si scende e viceversa al pomeriggio). La variante della Tremezzina - lo ricordiamo - dovrà essere ultimata entro il 10 aprile 2028.

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