Baragiola, via il market della droga. Gli spacciatori cambiano zona

Olgiate Comasco I controlli del reparto “Cacciatori” dei carabinieri hanno interrotto il via vai quotidiano. Ma sembra che la compravendita si sia trasferita verso l’ex Avon, anche se con meno frequenza

Primi effetti dei controlli anti spaccio nei boschi. Le attività di perlustrazione e repressione condotte sul territorio anche con l’impiego degli squadroni Cacciatori eliportati di Calabria, Sicilia, Puglia e Sardegna, in affiancamento a polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizie locali, hanno prodotto segnali di allentamento della presenza di pusher e clienti in aree tristemente note per questo fenomeno come la località di Baragiola.

Zona che nella mattinata di Pasqua era stata interessata da un blitz nei boschi dello spaccio, con l’impiego anche del reparto speciale di Cacciatori che vanta una elevata specializzazione in azioni in sentieri e zone impervie.

Attività di contrasto allo spaccio proseguita in altre aree boschive con il risultato che, almeno per il momento, i movimenti riconducibili alla compravendita di stupefacenti siano meno presenti nella zona di Baragiola all’ingresso della stradina che si inoltra nel bosco, riconoscibile da una sbarra.

La situazione

Lo conferma anche chi risiede in quella zona o la frequenta per passeggiate a piedi o in bicicletta.

Persistendo la domanda di droga, gli spacciatori tendono a cambiare i luoghi di appostamento in funzione dei controlli. Tant’è che dopo il blitz di Pasqua, il movimento dalla zona della sbarra si è spostato più sopra, nell’area boschiva della collinetta in zona ex Avon; dal cimitero, lungo la strada sterrata consortile che porta alla Cosmint (ex Avon) e poi a Baragiola sono state segnalate presenze di spacciatori e clienti. Anche lì, comunque, nelle ultime settimane il via vai è meno intenso dopo il rafforzamento dei controlli che hanno toccato anche il vicino Comune di Lurate Caccivio, tra via Variola e il Mulino Tappella. In una di queste operazioni di contrasto, nei giorni scorsi i carabinieri di Lurate hanno arrestato due marocchini irregolari e sequestrato stupefacenti, soldi e materiale per il confezionamento di droga.

Venerdì scorso, nell’ambito dei controlli straordinari svolti con l’impiego dei reparti speciali dei berretti rossi dell’Arma, è stata perlustrata anche la zona boschiva all’altezza della rotonda di via Repubblica al confine con Lurate Caccivio e Oltrona San Mamette.

«Territorio battuto al tappeto»

Altro punto di spaccio secondo l’ormai nota modalità dello scambio veloce di droga tra il pusher, che esce dal bosco, e il cliente che accosta l’auto e poi riparte dopo aver acquistato la dose.

Soddisfazione espressa dal sindaco Simone Moretti per l’attività di contrasto allo spaccio condotta in modo strutturato e sinergico. «I reparti speciali, in coordinamento con le forze dell’ordine territoriali, stanno battendo a tappeto tutto il territorio. Quando c’è la presenza dello Stato sul territorio sono contento perché vuol dire sicurezza. Essendoci questa presenza continuativa, grazie all’innalzamento del livello dei controlli, diminuisce quella di personaggi di malaffare dediti ad attività illecite. Non ho infatti feedback di una significativa ripresa dei movimenti riconducibili allo spaccio nelle zone storicamente più interessate dal fenomeno».

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