Beato Ambrosoli torna a casa: «La sua carità è nata qui». Scambio di doni tra Kalongo e Ronago

Italia-UgandaChiesa gremita per la messa di Ringraziamento con il cardinale: «La generosità che mostrava l’ha imparata da questa comunità cristiana»

Padre Giuseppe Ambrosoli, è arrivato ieri sera il “momento di Ronago”, paese natale del primo beato sia d’Italia che d’Uganda e della zona compresa tra Como, Varese e Canton Ticino.

Il momento o forse il culmine di tanta memoria, tanta devozione, tante grazie, nel firmamento di una storia di bene iniziata quasi cent’anni fa, quando nasceva anche la ditta Ambrosoli, che porterà nel mondo la dolcezza di miele e caramelle, mentre uno dei suoi figli, da medico e missionario comboniano, portava salute e salvezza in un angolo sperduto d’Africa. Dopo la beatificazione a Kalongo e la Messa solenne in Duomo a Como, ieri sera a Ronago c’erano tutti per la Messa di Ringraziamento, presieduta dal cardinale Oscar Cantoni, celebrata con il vescovo emerito di Cremona e ronaghese onorario dante Lafranconi e con il Padre Generale dei Comboniani, Tesfane Tadesse Gebresilasie. Intorno, tanti padri Comboniani, sacerdoti, il vicario generale monsignor Ivan Salvadori, il vicario episcopale monsignor Alberto Pini e nel primo banco, in fascia tricolore, i sindaci. Nel primo banco, a fianco, Sandro Ambrosoli, fratello di Padre Giuseppe, e Giovanna Ambrosoli, presidente della Fondazione che continua l’opera del beato a Kalongo.

«La carità e la generosità che il Beato Giuseppe mostrava nella vita quotidiana a Kalongo erano quelle che lui ha imparato da voi, dalla famiglia, dagli amici e dalla comunità cristiana», ha detto nell’omelia padre Tesfane, rivolto ai fedeli che la chiesa non è riuscita a contenere. «Padre Giuseppe, un dono dato al mondo e tornato qui come dono», ha sottolineato padre Arnaldo Baritussio, postulatore della causa di beatificazione.

Scambio di doni tra Kalongo e Ronago: la parrocchia ugandese ha inviato lavori fatti a mano dalla gente per il cardinale, la comunità ronaghese e Giovanna Ambrosoli. Sono stati consegnati da Gianni Gasparini, uggiatese, volontario tuttofare appena tornato da Kalongo e da Isabella e Lorenzo Pini, la coppia di Ronago presente alla beatificazione. E alla presidente della Fondazione, il gruppo di Appoggio Missionario, Gam, ha consegnato le offerte dei bambini, delle associazioni, dei coscritti, della rinuncia ai regali di Natale per sostenere gli studi di una giovane ugandese nella scuola d’ostetricia di Kalongo. Con un messaggio: «In nome di Padre Giuseppe, non stanchiamoci di fare il bene».

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