Bregnano, il medico va in pensione. Il sindaco ad Ats: «Siamo scoperti»

Il casoNessun professionisti al posto della dottoressa Borghi e l’ultimo bando è andato deserto. Lettera allarmata di Elena Daddi: «Situazione critica, abbiamo bisogno almeno di un sostituto»

Dal prossimo 30 dicembre in pensione la dottoressa Giovanna Borghi, dell’ambito di Assistenza primaria di Bregnano, Rovellasca, Cermenate, Rovello Porro e Turate; poche settimane fa il bando indetto per individuare dei nuovi medici di base è andato deserto.

Per lamentare la difficile situazione che si sta vivendo in paese e nella Bassa comasca il sindaco Elena Daddi ha scritto in queste ore al direttore dipartimento cure primarie, Maria Cristina Della Rosa, e al direttore della gestione giuridica e amministrativa convenzionamenti.

«Egregi direttori, nei recenti confronti che noi sindaci abbiamo richiesto in relazione alla mancata copertura degli ambiti territoriali ed ai “vuoti” lasciati dai pensionamenti dei medici di base previsti e prevedibili, ci avevate risposto che la stessa perdura da anni e che viene affrontata tramite concorsi dall’esito incerto e tramite ampliamenti dei massimali di pazienti per ciascuno medico – lamenta il primo cittadino di Bregnano - ribadisco che tali provvedimenti non incidono sulla situazione che anzi è sempre più critica e non si avvia ad una soluzione concreta e definitiva».

I timori

Dopo il nuovo pensionamento il sindaco chiede come Ats intende intervenire riguardo alla «soddisfazione del bisogno fondamentale dei cittadini di accesso al servizio socio sanitario di medicina di base, garantendone il diritto alla salute. E se è in arrivo un sostituto temporaneo o un nuovo medico d’ambito a cui i pazienti dovranno affluire tramite le procedure di scelta/revoca».

Nel frattempo, da quel che risulta, Ats ha intanto contattato dei medici per coprire provvisoriamente gli ambiti che risulterebbe essere più carenti. «Siamo in attesa di poter avere risposte da Ats riguardo alle diverse questioni che abbiamo posto, in generale ritengo comunque che non rappresentino la soluzione giusta i cosiddetti medici “a gettone” - è la riflessione dell’amministratore - che non possono evidentemente conoscere la storia sanitaria dei pazienti, i quali sono sempre più spesso persone anziane. Non penso neppure possa essere presa in considerazione quale scelta d’emergenza, in quanto era già noto da tempo che diversi medici di base erano prossimi alla pensione, una situazione che nei prossimi anni rischia di diventare ancora più difficile, si tratta insomma di un’emergenza che era già ampiamente annunciata».

Il ringraziamento

Il sindaco Daddi si fa portavoce «di tutta la comunità bregnanese nel ringraziare l’importante opera prestata in tanti anni dalla dottoressa Borghi con dedizione e professionalità».

«È sempre stata brava,disponibile ed umana, costantemente presente anche durante il Covid» il commento di un cittadino. «Mi dispiace tanto che la dottoressa se ne vada mi sono trovata così bene – aggiunge un’altra residente - speriamo che mettano subito un sostituto, non possiamo stare senza medico».

Sulla questione, al momento, non è stato possibile avere una replica da Ats.

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