Covid, è il momento della quarta dose
Da domani over 80 e pazienti “fragili”

I vaccini saranno solo Pfizer e Moderna e solo ad almeno 4 mesi dalla terza dose - A disposizione le farmacie e i centri di Lurate Caccivio e del vecchio ospedale in via Napoleona

Al via la quarta dose dalla prossima settimana, da domani, lunedì 11 aprile, tocca agli over 80, agli ospiti delle Rsa e agli over 60 super fragili.

Sono 47.480 i comaschi over 80 interessati dalle precedenti fasi della campagna vaccinale e che ora dovranno nuovamente ricevere una dose di vaccino anti Covid. Il tasso d’adesione per le prime inoculazioni oltre gli ottant’anni è vicino al 100%, siamo attorno al 97%. Questa fascia della popolazione è quella che su tutte dai primi mesi del 2021 ha meglio risposto come partecipazione alle vaccinazioni. E del resto è anche la fascia più a rischio con il virus ancora in circolazione. Ecco il motivo della decisione presa della autorità nazionale di procedere ad un nuovo richiamo per rafforzare le difese immunitarie altrimenti in calo.

Attenzione, verranno usati solo Pfizer e Moderna e la nuova dose può essere inoculata solo se sono passati almeno quattro mesi dalla precedente vaccinazione. La platea, comunque già larga, si estenderà progressivamente nel corso del mese di aprile. Non devono invece per ora fare la quarta dose gli anziani che sono stati infettati dal virus dopo aver ricevuto la terza dose, quindi nell’ultima ondata. La variante Omicron da inizio anno ha colpito di più i giovani e i bambini, c’è comunque un bacino importante di anziani che hanno con certezza ricevuto l’esito positivo di un tampone. In mancanza dell’esito del test comunque non sono evidenti rischio nel ricevere la nuova dose booster.

La Regione Lombardia si sta già attrezzando per far ripartire le vaccinazioni, nella nostra Ats è sempre in funzione l’hub di Gallarate, più vicino a noi a mezzo servizio sono comunque utilizzabili le linee allestite in via Napoleona e a Lurate Caccivio. C’è poi una rete di farmacie che hanno dato la loro disponibilità che s’intende rafforzare, non sono molti i farmacisti aderenti nel Comasco. Più facile la scelta del luogo per gli ospiti delle Rsa, le case di riposo hanno sempre vaccinato internamente gli anziani. Nella precedente tornata erano stati raggiunti 4.129 ospiti seguita da 56 diverse Rsa. Ci sono poi da vaccinare anche i pazienti fragili dai 60 ai 79 anni, qualche migliaio di persone che soffrono di patologie gravi (per esempio fibrosi polmonare o cistica, scompenso cardiaco di classe avanzata, sclerosi laterale o multipla, paralisi cerebrali infantili e miastenia, patologie neurologiche disimmuni, cirrosi, gravi ictus, anemia e talassemia, sindrome di Down, obesità avanzata e disabilità grave).

Questi pazienti potranno ricevere il vaccino anche presso gli ospedali dove sono in cura. Occorre poi ricordare che le quarte dosi sono già in corso per gli immunocompromessi, pazienti trapiantati o che stanno facendo cure chemioterapiche. L’adesione però è ferma soltanto al 4%.

«Il virus non è scomparso, la pandemia non si è dissolta – ammonisce Gianluigi Spata , il presidente dell’Ordine dei medici di Como – i numeri dei contagi sono ancora alti e stanno per diffondersi nuove varianti. Tanti punti interrogativi, è bene non correre rischi. Giusto mettere al riparo per primi i cittadini più a rischio. Confido che gli anziani comaschi rispondano di nuovo all’appello».

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