Dopo l’esplosione di un macchinario nella notte, la produzione è sospesa. Ma la Comet è pronta a risarcire i danni

Solbiate con Cagno L’intervento dell’azienda dopo l’esplosione e l’incendio allo stabilimento. «Nessuno è rimasto ferito». Problemi per le case nelle vicinanze, con finestre e infissi rotti

Alla Comet proseguono le operazioni di sistemazione e messa in sicurezza dopo l’esplosione e incendio di un macchinario nella notte del 24 gennaio. La situazione è sotto controllo anche dal punto di vista ambientale; quanto accaduto è rimasto circoscritto all’interno del perimetro aziendale.

Lo conferma la ditta Comet (gruppo Tesa), che con un comunicato a firma del direttore risorse umane Annalisa Giacomin, interviene sull’episodio: «Nella notte del 24 gennaio 2023 si è verificato un incidente, presumibilmente causato da un difetto tecnico, nell’area dell’impianto di recupero solventi del nostro stabilimento sito in Solbiate con Cagno. Nessuna persona è rimasta ferita. Non ci sono emissioni nocive o danni ambientali al suolo».

La situazione

«La nostra squadra di pronto intervento ha immediatamente attivato l’intervento dei vigili del fuoco che hanno prontamente domato l’incendio. L’area interessata è esterna ai reparti produttivi. Si è verificato un danno materiale all’impianto recupero solventi, ma nessun danno significativo ad altri edifici o linee di produzione dell’impianto. Per motivi di sicurezza la produzione è ancora sospesa, ma presumiamo di poter riprendere le operazioni la prossima settimana.

Si lavora per tornare quanto prima alla piena e normale operatività: «Non vi sono obiezioni da parte delle autorità alla ripresa dell’attività nelle aree produttive non interessate dall’incidente – precisa Giacomin - Una task force nello stabilimento e nella sede centrale di Tesa sta gestendo la ripresa della produzione oltre a garantire la comunicazione con le autorità locali».

L’azienda si farà carico anche di eventuali danni che l’esplosione possa avere causato al vicinato. Nel quartiere più prossimo all’impianto produttivo abitano circa duecento persone. «Attraverso il Comune di Solbiate di Cagno – fa sapere l’azienda - è stato attivato un canale per raccogliere segnalazioni di eventuali danni riportati dai vicini a causa dell’accaduto».

L’esplosione, oltre a produrre un forte boato che intorno alle 3.40 di martedì ha seminato il panico tra i residenti ed è stato percepito in diversi Comuni dell’area circostante, ha provocato anche qualche danno materiale alle abitazioni limitrofe allo stabilimento. Tra le prime segnalazioni vetri rotti, calcinacci caduti, tombini sollevati. L’azienda ha chiesto di inviare le segnalazioni di danni all’indirizzo mail: [email protected], indicando nome e cognome, cellulare, descrizione dei danni (oltre a eventuali foto). L’azienda contatterà gli interessati per fornire informazioni in merito.

L’allarme

Resta l’onda lunga della paura vissuta nella notte dai residenti, svegliati di soprassalto, e la preoccupazione sulla sicurezza che l’incidente ha rinnovato e potenziato. In seguito all’esplosione nello stabilimento è divampato un importante incendio, con fumo e fiamme alte oltre quindici metri, visibili anche a grande distanza. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale di Como e quelli dei distaccamenti di Appiano Gentile e Lomazzo, con cinque mezzi, che a lungo hanno lavorato per domare le fiamme.

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