Ecstasy, Lsd e 26 piante di marijuana. Patteggiano un anno e tornano liberi

Olgiate Comasco Processo e pena sospesa per la coppia arrestata mercoledì dai carabinieri. Per i fidanzati, entrambi incensurati, il giudice ha disposto anche una multa da 4mila euro

Hanno scelto di patteggiare entrambi una pena (che è stata poi sospesa) che il giudice monocratico di Como Emanuele Quadraccia ha ritenuto congrua in un anno, un mese e dieci giorni con in più 4mila euro di multa a testa.

Entrambi, compagni nella vita, incensurati, sono poi tornati in libertà.

Si è concluso così ieri, nel primo pomeriggio, nel palazzo di giustizia comasco, il processo con il rito “direttissimo” nato dall’operazione dei carabinieri di Olgiate Comasco avvenuta nella giornata di mercoledì e di cui abbiamo dato conto sul giornale di ieri.

Le accuse

Nei guai, accusati della detenzione di sostanze stupefacenti, sono finiti una donna – Irene Maria Geronzi, di 41 anni – e il suo compagno Fabrizio Cucci, 25 anni, assistiti entrambi dall’avvocato del foro di Como Massimo Schipilliti.

L’accordo sulla pena era stato raggiunto in precedenza, prima della ratifica davanti al giudice, con il pubblico ministero Antonio Nalesso titolare del fascicolo a loro intestato.

L’operazione – come detto – era stata compiuta dai carabinieri della stazione del paese che erano intervenuti in una sorta di giardino-orto di pertinenza della casa abitata dai due sospettati.

Qui, i militari avevano rinvenuto 26 piante di marijuana di un’altezza compresa tra i 130 e i 180 centimetri. Arbusti ed essenze che erano stati posti sotto sequestro dai militari dell’Arma.

Le diverse droghe

Ma nel corso del blitz nelle mani dei carabinieri era rimasto molto altro: una varietà di sostanze stupefacenti che sono state tutte prese in consegna dai militari della stazione del paese.

Per la precisione, sono stati rinvenuti – oltre alle piante già citate – anche una parte di marijuana già raccolta e messa a essiccare, per un peso che è stato quantificato in 64 grammi, ma anche cinque grammi e mezzo di hashish, poche pastiglie di ecstasy (che di solito vengono identificate come droga dello sballo, utilizzate nelle discoteche), un paio di francobolli di Lsd e ancora olio di hashish e metanfetamine.

I carabinieri, da quanto è stato possibile appurare, hanno recuperato nello stesso posto anche buste di cellophane, di quelle utilizzate per le chiusure ermetiche per tenere la merce sotto vuoto.

L’ipotesi investigativa è che anche queste fossero utilizzate per posizionarvi lo stupefacente una volta raccolto. Tutto questo materiale è stato posto sotto sequestro e la segnalazione dell’operazione antidroga è stata inviata alla Procura della Repubblica di Como, finendo sul tavolo del pubblico ministero di turno Antonio Nalesso.

Poi ieri, nel primo pomeriggio, la questione è stata appunto definita di fronte al giudice monocratico del palazzo di giustizia lariano: per i due conviventi la difesa ha scelto la via del patteggiamento che è stato ratificato dal giudice. Il ragazzo e la sua compagna hanno dunque raggiunto un accordo per un anno, un mese e dieci giorni di pena, ottenendo la sospensione condizionale e tornando dunque in libertà.

Il giudice ha anche inflitto una multa da 4mila euro a testa.

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