Era fuggito dalla guerra in Bosnia Erzegovina nel 1993, oggi torna da chi lo aveva accolto

Valmorea Nedim Popovac ha ritrovato le persone che lo avevano aiutato: «Grazie a Don Renzo Scapolo e a tutti loro: così la mia vita è cambiata»

Era fuggito dalla guerra in Bosnia Erzegovina nel 1993, oggi torna da chi lo aveva accolto
La famiglia Popovac nel 1994 a Como; Dzafer, Miladeta, Selma e Nedim, che allora aveva 13 anni

Profugo quasi 30 anni fa, fuggito dalla Bosnia Erzegovina martoriata per la guerra nei Balcani, Nedim Popovac è tornato nei luoghi che l’hanno accolto con la sua famiglia, ha incontrato le persone che l’hanno aiutato, compresi i suoi allenatori di calcio, Diego Dondelli ed Ivan Bianchi che l’avevano fatto giocare sui campi di Uggiate Trevano e della Val Mulini.

E anche a loro, rientrato a Mostar, la città dalla quale era fuggito, Nedim, 41 anni, ha scritto una lettera che rappresenta per tanti versi la ricostruzione di un brano di storia e di solidarietà vissuta nei primi anni ’90 del secolo scorso nella zona dell’Olgiatese e dell’Uggiatese. Protagonista, don Renzo Scapolo che Valmorea, l’Associazione Sprofondo ed altre realtà hanno recentemente ricordato, dedicandogli un parco vicino alle scuole, il “parco dell’accoglienza”.

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