Furti al cimitero di Castelnuovo Bozzente: spariti fiori e vasi di rame

Almeno tre gli episodi. Il consigliere Bosetti vuole utilizzare le immagini delle telecamere

Furti al cimitero. Nel mirino fiori e vasi.

Un classico del genere che non risparmia neppure il locale camposanto, dove i ladri di rame sono tornati in azione nei giorni scorsi. Segnalate almeno tre sparizioni di fiori e vasi da altrettante tombe. Una brutta sorpresa per i familiari che, andati a fare visita ai loro cari, hanno compiuto l’amara scoperta.

Purtroppo non è l’unico caso del genere registrato al cimitero del paese, dove sono stati sottratti fiori e vasi in rame o in ottone da altre tombe anche negli ultimi mesi, oltre che in passato. Non meno di due – tre casi dall’inizio dell’anno.

Di fronte a queste “ruberie” che colpiscono una sfera personale delicata come quella degli affetti che non ci sono più, è forte l’amarezza, non meno della indignazione. Non a caso l’amministrazione comunale ha lanciato anche un appello, per iniziativa del consigliere alla sicurezza Gabriele Bosetti, per raccogliere da parte degli interessati o di chi ne fosse a conoscenza informazioni su giorni e orari dei furti per ispezionare le telecamere in modo più agevole. Ricerca finalizzata, anche con l’ausilio dei filmati registrati dalle telecamere, a recuperare immagini che potrebbero essere utili alla identificazione dei responsabili.

«Purtroppo ogni tanto succede. Sembrano furti riconducibili a ladruncoli che sottraggono fiori e vasi in rame o in ottone, metalli abbastanza redditizi da vendere al mercato nero – dichiara il consigliere Bosetti – Siccome il cimitero è un luogo esposto a questo tipo di furtarelli, di scarso valore economico ma molto odiosi dal punto di vista affettivo, la mia idea per il futuro sarebbe di potenziare il sistema di videosorveglianza. Quello attualmente in funzione inquadra soprattutto il parcheggio e solo limitatamente l’interno dell’area cimiteriale. Circa tre mesi fa si riuscì a identificare l’autore di un furto compiuto nella piccola porzione all’interno del camposanto controllata dalla telecamera esterna che, avendo anche ripreso la targa del veicolo col quale era arrivato, consentì di identificarlo e denunciarlo ai carabinieri».

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