«Grazie Ivana, mi hai ridato papà. E presto potrà ritornare a casa»

Faloppio Il figlio di Hans Bohm ha incontrato la donna che ha rianimato suo padre sabato a Erba. «Dopo tre giorni in terapia intensiva, ora è ricoverato in cardiochirurgia. Sta molto meglio»

Sono in via di miglioramento le condizioni di Hans Bohm, l’allenatore della Faloppiese Ronago che nel pomeriggio di sabato 25 marzo è stato trasportato all’ospedale Fatebenefratelli di Erba in seguito a un arresto cardiaco.

L’uomo, un italo-tedesco di 74 anni, storico istruttore della società di Faloppio, si era sentito male durante la partita dei suoi Esordienti, in trasferta sul campo dell’Arcellasco, perdendo improvvisamente conoscenza.

La famiglia, però, dopo qualche ora di tensione, può tirare un sospiro di sollievo, in quanto il mister sta rispondendo bene alle cure.

«È stato tre giorni in terapia intensiva ma, nella serata di lunedì, è stato trasferito nel reparto di cardiochirugia - rivela il figlio Stefano - Gli è stato messo un pacemaker definitivo, che terrà sotto controllo i battiti. Pur avendo ancora dolori ed essendo provato dall’accaduto, però, è cosciente e lucido. Per fortuna si sta riprendendo in fretta».

«Si sta riprendendo»

Provvidenziale per il salvataggio di Bohm è stato, senz’altro, il pronto intervento della sua soccorritrice Ivana Riglia, mamma di uno dei suoi giocatori e volontaria della Croce Rossa, che gli ha praticato la rianimazione cardiopolmonare in attesa dell’arrivo dell’ambulanza. Una donna che Hans conosceva bene, in quanto, in passato, era stato allenatore anche del figlio più grande I rapporti, infatti, si erano sempre limitati al campo da calcio e all’attività sportiva, tanto che, il resto della famiglia del mister, non l’aveva mai incontrata prima. Tanta la gratitudine nei suoi confronti da parte di tutte le persone che hanno a cuore il 74enne: dai ragazzi della squadre e i loro genitori a tutta la società, passando, ovviamente, per il figlio e la moglie dell’uomo.

Leggi anche

«Ho avuto modo di conoscerla in questi giorni - racconta Stefano - Le sono senza dubbio molto grato». Nel frattempo, i suoi ragazzi, forti anche dei progressi mostrati dal mister in ospedale, hanno ripreso regolarmente gli allenamenti al centro sportivo della Faloppiese Ronago. La squadra è stata temporaneamente affidata a un sostituto, in modo da non far sentire ulteriormente ai piccoli calciatori il peso della situazione. Loro, forse, insieme al figlio e alla moglie, sono tra quelli che più di tutti si augurano di poterlo riabbracciare presto e di poter tornare alla normalità, ma tutta la società segue con interesse e vicinanza la vicenda. E sebbene non ci siano ancora indicazioni certe sui tempi di pieno recupero, una prima informazione è già arrivata alla famiglia.

«La speranza è che, continuando si questa strada, possa essere dimesso dall’ospedale già il 2 aprile, o comunque all’inizio di settimana prossima» - spiega Stefano. Poi ci sarà senz’altro bisogno di un periodo di riposo e riabilitazione, ma si tratterebbe comunque dell’ennesimo passo importante e confortante. E chissà che l’affetto delle persone care, a quel punto, non sia la migliore medicina.

Leggi anche

© RIPRODUZIONE RISERVATA