La dinamica dell’incidente, la chiamata ai soccorsi, il test alcolemico: quante domande sullo schianto costato la vita a Greta

Guanzate La Procura ha disposto una serie di accertamenti per ricostruire quanto accaduto domenica notte. Sotto accusa il conducente del furgone: è uno dei titolari del bar dove la ragazza lavorava

Il furgone Mercedes sul quale, domenica mattina alle 4, viaggiava Greta Curti è finito contro il muro per l’eccessiva velocità oppure perché il conducente ha dovuto evitare un ostacolo all’ultimo momento? La chiamata ai soccorsi è stata veramente tempestiva e ha fornito tutte le informazioni per inviare il mezzo più idoneo? E ancora: il conducente era sobrio oppure prima di mettersi alla guida aveva bevuto?

Sono ancora molte le domande senza risposta nell’indagine sulla tragica morte di Greta, 21 anni appena, deceduta sotto i ferri in sala operatoria al Sant’Anna a causa di un’emorragia interna causata dallo scontro del furgone guidato dal suo datore di lavoro, uno dei titolari del bar di Appiano dove la ragazza lavorava da tempo.

La Procura di Como ha indagato l’uomo, 38 anni di Rozzano, al momento con l’accusa di omicidio stradale in attesa del referto dell’ospedale Sant’Anna sulle sue condizioni psicofisiche al momento dell’incidente, referto non è ancora arrivato ai carabinieri della stazione di Lurate Caccivio. Gli unici dati certi: l’incidente è avvenuto lungo via Pedrosi, una strada stretta che, ancorché quasi interamente dritta a parte il tratto finale, non invita certo a correre. In prossimità dell’incrocio con via Ortelli il furgone è andato a sbattere violentemente contro un muro. Inizialmente le condizioni non sembravano preoccupanti, tanto che la centrale operativa ha inviato solo un’ambulanza senza alcun supporto dell’équipe sanitaria, viste le notizie non così allarmanti date nel corso della chiamata al 112.

Solo una volta in ospedale le condizioni di Greta sono apparse gravi: i medici hanno accertato la presenza di una forte emorragia interna e disposto un intervento chirurgico d’urgenza, che purtroppo non è riuscito a salvare la vita alla ragazza.

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