Maschere della “Casa di carta”, pistola e machete: entrano in azione così per la rapina alla sala slot

Montano Lucino Assalto alle 8,30, i volti coperti simili a quelli della serie televisiva. L’indagine flash dei Carabinieri: arrestato giovane di Villa Guardia, denunciato il complice

Sul volto, quando hanno fatto irruzione non nella Zecca di Stato di Madrid ma in una più piccola sala slot di Montano Lucino, avevano la maschera della popolare serie televisiva “La casa di carta”. In mano una pistola – che si è poi rivelata essere una scacciacani in tutto e per tutto simile a un’arma vera – e anche un machete.

Minacce al personale

Così attrezzati, ieri mattina quando erano le 8.30, hanno assaltato la sala slot “Real Dream” di Montano Lucino, minacciando il personale presente per poi scappare con un bottino quantificato in 1.500 euro.

Questa volta però per i rapinatori non c’è stata alcuna festa. I carabinieri della compagnia di Cantù hanno infatti – e in forze – stretto il cerchio attorno alla zona interessata dall’assalto, soprattutto dopo che i responsabili erano stati visti scappare a piedi.

Con la convinzione che non potessero essere andati troppo lontano, sono così arrivati a fermare – sembra in un parco – uno dei due sospettati per poi seguirlo a casa e recuperare parte della refurtiva che evidentemente i due si erano già spartiti prima di dividersi.

Ma tanto è bastato per arrestare il sospettato, anche perché i carabinieri – con le pattuglie della stazione di Lurate Caccivio e il supporto dei colleghi della caserma di Appiano Gentile – sono riusciti a recuperare non solo gli indumenti che sarebbero stati utilizzati per la rapina, ma anche le armi.

Indagini che sono proseguite per tutta la giornata di ieri anche per tentare di risalire al luogo in cui erano state lasciate le maschere carnevalesche del pittore Salvador Dalì, rese appunto celebri dalla serie tv “La casa di carta”.

In manette, nel carcere del Bassone di Albate, è stato portato ieri pomeriggio Mario Rallo, 20 anni di Villa Guardia.

A incastrarlo avrebbe contribuito anche (in parte) il bottino ottenuto e recuperato dai carabinieri, composto pure da franchi svizzeri e da una banconota da 20 euro leggermente deteriorata che la vittima della rapina è stata perfettamente in grado di riconoscere.

Accertamenti

Ma non è tutto, perché i Carabinieri delle caserme di Lurate Caccivio e di Appiano Gentile avrebbero anche individuato il complice, su cui sono in corso ulteriori accertamenti ma che sarebbe già stato denunciato a piede libero con una segnalazione fatta in Procura: si tratterebbe di un ventiseienne di Villa Guardia che è ora sospettato per lo stesso colpo alla sala slot “Real Dream” di Montano Lucino.

Una indagine lampo, quella dei militari dell’Arma appena raccontata, che è stata coordinata dal pubblico ministero di turno in procura, la dottoressa Antonia Pavan.

Al vaglio, c’è anche una seconda rapina che era stata effettuata lo scorso mese di settembre sempre nella stessa sala slot di Montano Lucino, vicino all’Uci Cinema, e con modalità che gli inquirenti ritengono molto simili a quelle di ieri mattina.

Nelle prossime ore l’arrestato verrà interrogato dal giudice delle indagini preliminari di Como cui potrà fornire la propria versione dei fatti.

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