Mette a segno due rapine all’autogrill. Patteggia 3 anni e 8 mesi. In carcere

Cadorago I colpi messi a segno il 24 febbraio e il 3 marzo 2022, lungo l’autostrada A9 Per il secondo, anche una donna alla sbarra: per lei pena (sospesa) di un anno e 10 mesi

L’uomo era accusato di due rapine avvenute nell’area di servizio “Lario Est” lungo l’autostrada A9 nel territorio comunale di Cadorago. Episodi molto simili l’uno all’altro, con il malvivente che entrava nell’attività commerciale, si avvicinava al dipendente di turno che era in servizio in quel momento, appoggiava la pistola sul bancone e chiedeva di consegnare quanto era presente in cassa. La donna, era invece accusata solo del secondo colpo, in cui aveva atteso in auto il ritorno del complice. Rapine che andarono in scena il 24 febbraio 2022 (800 euro, assalto avvenuto la mattina) e il 3 marzo sempre del 2022, 1.035 euro il bottino con la rapina che avvenne invece in piena notte.

Ieri mattina entrambi i sospettati hanno visto la loro vicenda finire di fronte al giudice dell’udienza preliminare Walter Lietti. In precedenza, i difensori avevano raggiunto un accordo sulla pena con il sostituto procuratore titolare del fascicolo, il pm Giuseppe Rose.

Così, l’udienza di ieri è servita per ratificare i patteggiamenti che sono stati ritenuti congrui in un anno e 10 mesi per la donna, Lucia Cassullo, 37 anni domiciliata a Olgiate Comasco (assistita dall’avvocato Marcello Iantorno) e in 3 anni e 8 mesi per l’uomo, Livio Monti, 27 anni di Cassina Rizzardi, difeso da Alberto Cazzaniga. Cassullo ha ottenuto la sospensione condizionale della pena mentre Monti rimarrà in carcere dove già si trovava. L’indagine era stata portata avanti dagli uomini della squadra di polizia giudiziaria della polizia stradale di Como, coordinati dal pm Rose, magistrato che ha poi chiesto e ottenuto la misura cautelare a carico dei due indagati.

In entrambi le rapine andate in scena lungo l’autostrada A9 Monti aveva agito impugnando una pistola che appoggiava sul bancone in bella vista minacciando contestualmente il commesso di turno. Nel primo colpo, di mattina, Monti scappò in auto lungo l’autostrada dopo essersi fatto accompagnare sul luogo del reato dicendo a un amico che doveva andare a “prelevare”. Fu proprio l’amico, che era alla guida di una Renault Clio (ma che era estraneo a tutto) il primo a essere identificato dagli agenti della Stradale. Nel secondo caso invece ad aspettarlo in macchina c’era proprio la Cassullo, che aveva atteso alla fine di un vialetto pedonale che unisce la stazione di sosta dell’autostrada A9 a un parcheggio di Cadorago. In entrambe le rapine la Polstrada di Como era però riuscita a recuperare i fotogrammi dell’auto che si allontanava.

Non è finita, perché nel capo di imputazione della Procura lariana sono stati contestati – in concorso – anche un furto di pneumatici avvenuto a Luisago (il 21 marzo), con l’auto della società “E-Distribuzione” lasciata appoggiata a terra senza le gomme anteriore e posteriore sinistra, e due furti di alcolici (per la precisione birra e vino) avvenuti sempre nell’area di servizio “Lario Est” della A9 a Cadorago dove Monti – è emerso dalle indagini - andava a “prelevare”.

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