Olgiate, annullata la sfilata di Carnevale: tutta colpa delle elezioni

Il caso Niente carri nello stesso giorno del voto: impossibile trovare una data alternativa: «È a rischio anche quella dell’anno prossimo». Salta anche uno dei quattro cortei a Cantù

Le elezioni regionali cancellano la sfilata allegorica, ma non il Carnevale. Per il terzo anno salta il corteo mascherato, ma nella settimana dal 4 all’11 febbraio saranno programmate varie iniziative. Stavolta l’annullamento non è dovuto al Covid, ma alla concomitanza col voto del 12 e 13 febbraio.

«Stavamo valutando se organizzarla nonostante si prospettasse una edizione ridotta a un terzo rispetto a quelle pre Covid, con nove partecipanti tra carri (4 certi) e gruppi mascherati – spiega Mattia Mengozzi, presidente della Pro loco olgiatese che da sempre cura l’evento – Dalla Prefettura è arrivata la comunicazione che non si può svolgere la sfilata domenica 12 perché richiede la presenza di forze dell’ordine impegnate ai seggi. Abbiamo dovuto prenderne atto e annullarla». Per lo stesso motivo, ovvero la concomitanza con le elezioni, salterà anche la sfilata del 12 febbraio prevista a Cantù.

Comunicazione dalla Prefettura

Brutto scherzo di Carnevale per “colpa” delle elezioni, ma non c’erano alternative realmente praticabili. «Se l’avessimo posticipata al 19, saremmo andati a sovrapporci con la sfilata di Cermenate. Poiché due dei quattro carri certi sarebbero arrivati da Cermenate e da Asnago, la nostra sfilata si sarebbe ridimensionata ulteriormente – precisa Mengozzi – Anticiparla al 5 sarebbe stato troppo presto e i tempi molto stretti. Non c’è scelta; andremmo a spendere 8-10mila euro per una sfilata con 3-4 carri e pochi gruppi mascherati, il gioco non vale la candela. I costi fissi da sostenere per sicurezza, transenne, bagni chimici sono gli stessi sia che si faccia una mega sfilata che una mini, ma senza avere il medesimo ritorno in termini di bacino di utenza e ricavi per rientrare un po’ delle spese».

Si rischia una crisi del Carnevale quasi irreversibile. «Pur con sforzi, puntavamo a fare la sfilata perché un altro anno di sospensione renderà ancora più difficile l’anno prossimo pensare di organizzarla – afferma Mengozzi – I carri che avrebbero partecipato sono quelli realizzati per il Carnevale 2020 che poi non si era svolto, tranne il nostro che si era tenuto la settimana prima che fosse decretato lo stop a tutte le manifestazioni per il Covid. Chi come noi ha uno spazio dove tenere il carro l’ha conservato, gli altri hanno dovuto smantellarlo».

Le altre iniziative

«Dopo tre anni di stop, si riparte da zero in un contesto in cui un po’ tutti sono frenati dal fare i carri e organizzare sfilate di Carnevale per la burocrazia e gli alti costi. Il paradosso è che la riunione in cui abbiamo dovuto comunicare la decisione di sospendere la sfilata è stata la più partecipata di sempre, con tante associazioni pronte a collaborare».

Niente sfilata, ma in città sarà comunque festa. Si inizierà nella mattinata di sabato 4 con letture animate in biblioteca, al pomeriggio corteo dalla primaria di San Gerardo al municipio, consegna delle chiavi della città a Re Matoch e Regina Gerardina e merenda; in serata, in Pineta, festa in maschera per ragazzi. Nella successiva settimana spettacoli nelle due scuole dell’infanzia, laboratori ludici e di psicomotricità in casa anziani fino al clou, l’11 febbraio, con il Carnevalino dei bambini e aperitivo serale.

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