Ragazza minorenne violentata: arrestato un giovane di 20 anni

Il casoIndagini della Procura di Busto. Due le vittime, una è della Bassa. Gli abusi tra il 2020 e il 2022: venivano chiuse a chiave in stanze o cantine

È una storia dell’orrore (se le accuse dovessero essere confermate) quella che è racchiusa in una ordinanza di custodia cautelare che è stata eseguita negli ultimi giorni della scorsa settimana dai carabinieri della stazione di Turate, che ne hanno anche seguito le indagini. Protagonisti – sia come vittime, sia come carnefici – ragazzi giovanissimi, ovvero un ventenne di Gerenzano e due ragazzine minorenni, una della Bassa Comasca la seconda della provincia di Varese.

Queste ultime sarebbero le vittime di una lunga serie di abusi sessuali, pestaggi, sequestri di persona e molestie compiuti da parte di quel ragazzo che era stato il loro fidanzatino. La procura di Busto Arsizio ha chiesto al giudice delle indagini preliminari, al termine delle indagini, una misura restrittiva che è stata concessa e dalla scorsa settimana il ventenne si trova ai domiciliari.

L’inchiesta

Non forniamo altri elementi a tutela delle vittime coinvolte, minorenni all’epoca dei fatti che risalgono ad un periodo compreso tra il 2020 e il 2022 quando entrambi si presentarono dai militari dell’Arma per raccontare quel mesi da incubo, fatti di scenate di gelosia da parte di quel loro fidanzatino che poi, con la scusa di verificare che non avessero avuto rapporti sessuali con altre persone, prima le costringeva a denudarsi poi abusava di loro.

Violenze sessuali che avvenivano spesso in luoghi pubblici, in cui le giovani – dal loro racconto – erano costrette a stare. Nelle accuse figurano così parchi, cantine, stazioni dei treni, ma anche squallidi locali dell’immondizia. In un caso, che riguarda proprio la minore comasca, solo l’intervento della madre mise fine ad un violento abuso.

Le ragazzine, compagne del ventenne in periodi differenti, venivano prese per il collo oppure picchiate ogni volta che non volevano soddisfare gli impulsi sessuali del ragazzo. Oppure, venivano chiuse a chiave in stanze, cantine o altri locali e liberate solo dopo aver accettato la pretesa del rapporto sessuale. Tra le molte accuse messe nero su bianco dalle ragazzine, in quello che è un continuo precipitare nell’orrore, anche quella di un drammatico video imposto dal ventenne alla ragazza della Bassa Comasca in cui lei era costretta ad ammettere di essersi fatta da sola i lividi che portava addosso, contusioni che al contrario erano figlie dei pestaggi subiti pochi attimi prima.

Le contestazioni

Alla base dell’agire del ventenne di Gerenzano, secondo quelle che sono le ipotesi dell’accusa, c’era principalmente la gelosia e il timore che le fidanzatine potessero avere altre relazioni e altri rapporti. In un caso, ad esempio, giunti in vacanza in Liguria, il ragazzo si trovò (a suo dire) con un preservativo in meno e per questo minacciò e abusò della minore colpevole di averglielo rubato per usarlo con altri. A tutto questo orrore ha posto fine l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari eseguita nelle scorse ore. Le accuse parlano di stalking, sequestro di persona, lesioni e anche, ovviamente, di violenza sessuale.

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