Su una Panda del 1999 fino al Tajikistan. L’avventura da 7.500 km dei fotoreporter per raccontare la Nuova Via della Seta

Lomazzo Nicoletta Corbella: «Viaggeremo per sei mesi auto finanziandoci con i nostri lavori»

Una Fiat Panda, quattro macchine fotografiche, un drone e 7mila e 500 chilometri tutti da scoprire. Nicoletta Corbella, 26 anni, e Andrea Filigheddu, 25 anni, martedì 27 dicembre sono partiti da Lomazzo con destinazione Tajikistan, in Asia Centrale. Il loro obiettivo è la strada del Pamir: uno dei percorsi internazionali più alti del mondo con picchi d’altitudine di 4mila e 600 metri. Nicoletta: «Il programma è viaggiare sei mesi autofinanziandoci con i nostri lavori».

Sono fotografi di professione. Andrea è stato in Ucraina, Nicoletta ha realizzato un reportage sulla vita dei camionisti tra Italia, Francia, Germania, Svizzera. Si sono conosciuti allo Ied di Milano, Istituto Europeo di Design, da qualche mese vivono in Sardegna ad Arzachena dove abita Andrea. Nicoletta invece è cresciuta a Lomazzo, dove c’è la sua famiglia. «Andrea parlando di viaggi mi ha incuriosita molto con una delle strade più alte del mondo: la strada del Pamir in Tajikistan, un percorso storico, qui passava la Via della Seta».

Andrea: «Andremo alla scoperta anche del Wakhan Corridor, la valle al confine tra Tajikistan e Afghanistan abitata solo da popoli nomadi. In questa zona parte la nuova Via della Seta. I cinesi dovrebbero aver iniziato i lavori, racconteremo cosa sta accadendo». In viaggio con una Fiat Panda del 1999. «L’abbiamo comprata usata a maggio in Sardegna – prosegue Andrea - Dopo che Nicoletta si è trasferita da me, abbiamo apportato diverse modiche: installato il portapacchi, rialzato le sospensioni per renderla più adatta ai tragitti particolarmente difficili e tolto il sedile posteriore per ricavare la zona notte. Dormiremo spesso in auto».

Busseranno anche alla porta delle famiglie del posto utilizzando la App Couchsurfing: ricerca di ospitalità gratuita. Tutto il resto sarà un’avventura. Il percorso tracciato dai giovani viaggiatori li porterà nei Balcani, in Romania, Bulgaria, Grecia, Turchia, Georgia e in alcune zone calde come l’Iran, paese al centro di scontri tra la popolazione e il regime dei mullah.

Un problema che non li fermerà, perché da sempre sono abituati a vivere in giro per il mondo. Il merito? È dei genitori. Come spiega Nicoletta: «Mio papà, Maurizio, ha sempre amato la fotografia e viaggiare. È stato missionario quattro anni in Perù, mia mamma Elsa è peruviana. Lo spirito d’avventura l’ha trasmesso a tutta la famiglia, così quando sono cresciuta ho vissuto un anno in Venezuela con Intercultura, nel 2021 ho lavorato in Austria e sono stata da sola nei Balcani». E Andrea sottolinea: «Anche mio papà, Luca, sin da piccolo mi ha portato in viaggio con tutta la famiglia, ma dopo i 18 anni ho iniziato a spostarmi da solo».

Un’avventura che raccontano quotidianamente sulla pagina Instagram @destinazione.sconosciuta.

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