Traversata per regalare le vacanze ai ragazzi disabili: un successo. «Mai provata un’emozione così»

Olgiate Comasco Michele Bottinelli e Alberto Ghielmetti hanno nuotato dall’Elba a Cavo. L’impresa per l’associazione l’Alveare. I figli: «Siamo orgogliosi di voi»

Traversata dell’Elba, raggiunto l’obiettivo di percorrere a nuoto undici chilometri da Piombino a Cavo. Anzi superato: 12,3 chilometri, in cinque ore, 26 minuti e 55 secondi. Tanto hanno nuotato, ieri, Michele Bottinelli e Alberto Ghielmetti (47 e 48 anni), commercianti olgiatesi accomunati da una lunga amicizia e dalla passione per lo sport e per l’impegno sociale, che condividono con Alessandro Lucca, anima social del progetto Uneuroalmetro in cui rientra anche questa impresa sportivo-solidale.

Partiti da Piombino alle 8.30 sono arrivati, dopo circa cinque ore e mezza di bracciate in mare aperto, a poco meno di un chilometro e mezzo dalla costa dove era stato stabilito il punto d’arrivo e dove ad attenderli c’era una settantina di “pirati” al seguito dei due nuotatori, fra cui la trentina di ragazzi diversamente abili dell’associazione L’Alveare di Olgiate e della cooperativa Sociolario di Sagnino (presente il presidente Giorgio Allara) cui la traversata era dedicata. Impresa inclusiva collegata alla raccolta fondi per offrire a questi ragazzi speciali una vacanza di tre giorni all’Isola d’Elba.

Esperienza bellissima, ma molto dura dal punto di vista sportivo. «Stamattina (ieri per chi legge, ndr) da Piombino all’Isola d’Elba la corrente girava tutta verso sinistra, tranne alla partenza – spiega Ghielmetti – Quando ci siamo avvicinati all’isola di Palmaiola si è alzato il vento. A causa della corrente che tirava verso sinistra, abbiamo girato intorno a Palmaiola. Era impossibile arrivare alla spiaggia di Cavo dove ci attendevano i ragazzi, perché il vento andava più forte di quanto noi nuotassimo. Con la guardia costiera abbiamo deciso di andare dritti fino all’ingresso di una spiaggia dove si possono fermare i gommoni».

«Lì siamo saliti sul gommone, sul quale abbiamo percorso 700 metri verso la spiaggia, poi siamo di nuovo scesi per arrivare a riva nuotando. Abbiamo preferito fermarci superato l’11° chilometro per non far attendere oltre un’ora i ragazzi che ci aspettavano a riva». All’arrivo è esplosa la festa. I ragazzi delle due associazioni e il resto della delegazione hanno accolto i loro “eroi” con applausi, la canzone che fa da colonna sonora all’impresa, baci, abbracci e sorrisi.

I figli dei due nuotatori (Cristian, Denise, Greta e Mattia) reggevano uno striscione con la scritta: “Bravi papà. Siamo orgogliosi di voi”. «Una esperienza così forte non mi era mai capitata. Tosta fisicamente, ma una emozione grandissima – commenta Bottinelli – All’arrivo io e Alberto si siamo abbracciati, abbiamo pianto, complice anche la tensione, ma soprattutto la commozione nel leggere la felicità dei ragazzi speciali per i quali è stata pensata questa impresa. L’esperienza più bella della mia vita».

Altrettanto entusiasta Ghielmetti: «E’ stata una emozione pazzesca. Una giornata memorabile, si sono emozionati tutti. A un certo punto io e Michele avevamo gli occhialini pieni di lacrime. Mi rimarranno un bellissimo ricordo di questa giornata e un’amicizia stupenda con Michele che continuerà. Abbiamo fatto un’autentica impresa, oltre che sportiva, solidale che non ha eguali. Uno spettacolo vedere così felici i ragazzi de L’Alveare e di Sociolario fare festa con i tanti presenti, molti dei quali veramente commossi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA