Troppi cinghiali nell’Olgiatese: entro fine mese il via alla caccia

L’emergenza Installata la porta a chiusura della doppia cella sotto l’istituto zooprofilatico. Disponibili 60 professionisti abilitati. Obiettivo: l’eliminazione degli animali selvatici dalla zona

Emergenza cinghiali, entro fine mese al via la caccia di selezione nell’Ambito territoriale di caccia dell’Olgiatese.

È stata finalmente installata la porta a chiusura della doppia cella di deposito e conservazione delle carcasse, realizzata in un locale sotto l’Istituto zooprofilattico di Binago concesso dalla locale amministrazione. Senza il portone non poteva essere emesso il certificato di regolare esecuzione dei lavori e consegnata la cella all’Atc.

Ultime tappe

«Mancano piccole finiture – conferma Attilio Guin, presidente dell’Atc Olgiatese – Dalla consegna della cella (entro pochi giorni) contiamo in due-tre settimane di espletare gli ultimi adempimenti per partire. Abbiamo la disponibilità di una sessantina di cacciatori abilitati. Ispra ha approvato il piano faunistico che prevede l’abbattimento, da altane fisse e mobili, di 250 cinghiali entro fine gennaio (con possibilità di arrivare a 400). Vogliamo cominciare il prima possibile». Attività che si aggiungerà al selecontrollo svolto nell’Olgiatese col coordinamento della polizia provinciale (circa 130 capi eliminati da inizio anno).

«L’ultimo tassello che mancava è stato rimosso, spero che entro fine mese si possa partire con la caccia di selezione nell’Atc Olgiatese – dichiara Alessandro Fermi, presidente del Consiglio regionale – Risultato figlio della modifica legislativa per mantenere i risarcimenti al 10%, del finanziamento regionale per la realizzazione della doppia cella e dell’impegno dei Comuni ed enti preposti. L’obiettivo, raggiungibile non in un anno, è la eradicazione completa del cinghiale dall’Olgiatese, poiché non è una zona vocata a questa specie».

Danni sul territorio

Al riguardo il sindaco di Binago, Alberto Pagani, osserva: «Prelevarli attraverso l’eliminazione non è sufficiente. La caccia è una soluzione d’emergenza perché la situazione è fuori controllo, ma bisogna fare anche altre scelte, come creare riserve; non si possono lasciare questi animali liberi sul territorio di danneggiare campi e causare incidenti. Va cambiata la legge sulla caccia e adottate misure che consentano di non estinguere la razza e di mettere in sicurezza l’apparato agricolo e l’incolumità dei cittadini».

Intanto si spera che sia la volta buona per aprire la caccia. «Sono contento che sia stata montata la porta della cella, che era l’ultimo ostacolo – afferma Simone Moretti, sindaco di Olgiate - Mi auguro che si inizi, ora la palla passa all’Atc Olgiatese. Ogni giorno aumentano i danni all’agricoltura e gli incidenti. Per far sentire la voce del territorio su un problema che riguarda tutti i Comuni, abbiamo inviato alle istituzioni superiori una lettera sottoscritta dai sindaci dell’Olgiatese».

Il primo cittadino di Solbiate con Cagno, Federico Broggi, aggiunge: «Il numero di incidenti e di danni economici alle aziende agricole è sempre più importante e i cittadini si rivolgono ai Comuni, che non hanno possibilità di intervento. A fronte del mancato rispetto della data di inizio agosto indicata per l’avvio della caccia, abbiamo deciso di risollevare la questione in maniera seria e collaborativa perché dobbiamo e vogliamo dare riscontro alla cittadinanza e soprattutto risolvere il problema».

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