Valentina nel cuore. Una fiaccolata per non dimenticare

Cadorago Le proposte dei cittadini lanciate sui social nel nome della donna uccisa a coltellate dal compagno. «Vorremmo che le fosse dedicata un’area del paese»

«Onoriamo la memoria di Valentina, la nostra concittadina uccisa dal compagno, molti di noi hanno conosciuto Valentina di Mauro all’area cani, dedichiamogli quindi quel luogo per ricordarla, ma anche come esempio e dimostrazione che Cadorago è contro ogni forma di violenza».

È la proposta lanciata da alcuni cittadini, che assieme all’idea di organizzare prossimamente anche una fiaccolata in memoria della giovane, ha subito incontrato molti consensi in città. L’area cani, gestita dal Comune e realizzata alcuni anni fa, è diventata nel corso del tempo, un abituale punto di riferimento e d’incontro per molti proprietari dei quattro-zampe, diversi dei quali avevano avuto modo di incontrare e di scambiare quattro chiacchiere con Valentina, apprezzandone la disponibilità e la gentilezza. Anche altri cittadini avevano in più di un’occasione incontrato la coppia che portava a passeggio il loro cane per le vie del paese.

«L’ultima li avevo visti proprio domenica scorsa – racconta una cittadina – sembravano normali e tranquilli, si fatica veramente a credere quel che è accaduto». A sponsorizzare l’idea di di dedicare l’area cani a Valentina, allestendo magari nel frattempo anche una fiaccolata, è Carmine Gigliotti, presidente del Comitato dei Borghi e responsabile della pagina social su Fb “Sei di Cadorago se”, dove l’idea ha come detto visto l’approvazione di diversi cadoraghesi, che vorrebbero in questo modo cercare di tenere sempre viva la memoria della giovane, accoltellata a morte dal convivente, in preda a un’ingiustificata ossessione che la ragazza avesse potuto conoscere qualcun altro e abbandonarlo.

«Una fiaccolata per unire tutta la cittadinanza per far sentire la vicinanza alla sua famiglia ed esprimere una ferma condanna a ogni forma di violenza»

«Sono stato contattato da alcuni residenti che hanno appunto suggerito di dedicare l’area cani, dove Valentina si recava spesso, alla nostra concittadina uccisa dall’uomo che le era accanto – spiega Gigliotti – un grave fatto di sangue che non ha alcun precedente in paese e che ha letteralmente sconvolto tutta la nostra comunità. Penso possa essere insomma un bel modo per continuare a ricordarla, organizzando intanto anche una fiaccolata per unire tutta la cittadinanza sia nel cercare di far sentire una concreta e grande vicinanza alla sua famiglia che nell’esprimere una ferma condanna a ogni forma di violenza».

L’altro ieri la madre, Franca, che risiede con la famiglia della giovane a Varese (dove la ragazza lavorava come colf e collaboratrice domestica), ha chiesto «giustizia per il mio angelo», ricordando la grande gentilezza e disponibilità che Valentina aveva sempre dimostrato nei confronti di tutti. Anche la mamma di Valentina aveva cercato di convincerne il convivente, Marco Campanaro, che il suo timore d’essere abbandonato da un momento all’altro da parte della ragazza era del tutto ingiustificato. Un’ossessione, rivelatasi purtroppo fatale, che aveva turbato la convivenza iniziata da un paio d’anni a Cadorago, senza che, a detta anche dei vicini di casa, vi sia mai stato in precedenza tra i due alcun particolare litigio.

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