A Villa Santa Maria si testa l’arrampicata contro i disturbi dello spettro autistico

Tavernerio Sotto la lente dei ricercatori dell’istituto gli effetti di questa disciplina sportiva su un gruppo di partecipanti dai 12 ai 17 anni affetti da differenti patologie neuropsichiatriche

A Villa Santa Maria si testa l’arrampicata contro i disturbi dello spettro autistico
I ragazzi di Villa Santa Maria impegnati in una sessione di arrampicata

Avvicinare giovani con disturbo dello spettro autistico o della condotta all’arrampicata sportiva, per far provare loro i benefici di questa disciplina e misurarne in maniera accurata gli effetti positivi attraverso una serie di strumenti validati dalla lettura scientifica. L’iniziativa è stata avviata lo scorso ottobre a Villa Santa Maria, Centro Multiservizi di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza di Tavernerio.

Sei ragazzi sono stati coinvolti in questo progetto che, oltre a Danilo Mazzola, istruttore delle attività sportive a Villa Santa Maria, vede la partecipazione di un’équipe composta da due terapisti della neuropsicomotricità e dal professor Enzo Grossi, direttore scientifico del Centro. Mazzola, che si occupa anche di tenere corsi per la Federazione di arrampicata sportiva in Lombardia e ha avviato una collaborazione con l’Università Statale di Milano, sta insegnando ai ragazzi a prendere confidenza con questa attività, di certo non semplice, ma che dopo le prime lezioni sta già portando a dei risultati molto positivi.

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