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Cardiologia L’occlusione delle coronarie è nel 20% dei casi asintomatica. Ecco perché sopra i 50 anni è importante un elettrocardiogramma da sforzo
La cardiopatia ischemica è una malattia del cuore che colpisce le coronarie. Si tratta di una problematica molto frequente nella popolazione adulta, sia maschile che femminile, tanto che la sua incidenza in termini di mortalità è superiore a quella delle malattie neoplastiche.
«Per cardiopatia ischemica – spiega Matteo Montorfano, primario dell’unità operativa di Cardiologia interventistica ed dmodinamica dell’Ospedale San Raffaele – intendiamo tutto quel gruppo di patologie che derivano dal fatto che il cuore riceve, in un momento di bisogno più o meno accentuato, una quantità di sangue inferiore a quella necessaria per essere nutrito in quel determinato momento». Il cuore è, infatti, nutrito da vasi sanguigni chiamati coronarie. Quando si sta facendo uno sforzo, quando si ha un’emozione o anche quando si ha la febbre, l’aumento della frequenza cardiaca fa sì che il cuore abbia bisogno di più energia e quindi di più sangue. Se però la coronaria è ristretta perché al suo interno si è formata una placca aterosclerotica, ecco che allora non può arrivare il nutrimento necessario e di conseguenza si verifica una cardiopatia ischemica.
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