Colombi (UILPA). Dati RGS: le Funzioni Centrali declinano, le consulenze esplodono

Anche quest’anno la Ragioneria Generale dello Stato ha fornito i dati aggiornati al 31 dicembre 2021sul personale della P.A. Purtroppo le cifre non sono affatto confortanti. Il confronto sul totale dei pubblici dipendenti negli ultimi dieci anni segna un’apparente stabilità, -1,1%, corrispondenti a 36.000 posti. Una lettura più attenta rivela invece che questa modesta flessione è dovuta a un incremento di oltre 100mila del personale della scuola. Tutto il resto è stagnante. Anzi, qualche comparto somiglia a una palude in fase di lento prosciugamento.

Ci riferiamo alle Funzioni Centrali. Le quali nel 2021 hanno perso altri 10.500 posti (rispetto al 2020) che si aggiungono ai circa 15mila persi nel 2020 rispetto al 2019. Risultato: abbiamo toccato il minimo storico di 203.831 dipendenti. Se si considera che nel 2001 le amministrazioni del nostro comparto registravano 330.400 dipendenti in servizio, ciò significa che da allora nelle Funzioni Centrali è stato bruciato quasi il 40% dei posti di lavoro (-23,3% solo negli ultimi 10 anni). Allo stesso tempo al personale si attribuiscono mansioni sempre più complesse con conseguente aumento dei carichi di lavoro e delle responsabilità.

Neanche le previsioni per il 2022 (i dati definitivi usciranno nel 2024) offrono motivi di ottimismo. Malgrado i piani d’assunzione annunciati per il potenziamento della P.A., lo snellimento delle procedure concorsuali e gli annunci sull’avvio della staffetta generazionale la previsione è un incremento di appena lo 0,84% dei livelli occupazionali complessivi, che si riduce allo 0,66% per le Funzioni Centrali. All’interno delle quali il precariato nel 2021 risulta ancora contenuto come numeri assoluti, ma segna comunque un allarmante aumento del 42% rispetto all’anno precedente.

Mentre le Funzioni Centrali continuano il loro declino il numero degli incarichi libero-professionali sono cresciuti quasi del 29%, in dieci anni con un aumento medio della spesa rispetto al 2012 pari a circa il 42%. Aumento che però nelle Funzioni Centrali è risultato pari al 283,7%. Uno scandalo.

L’insieme di questi dati smonta diverse mitologie: quella della rivoluzione digitale, quella sul merito da premiare e quella sulla ricerca dei “talenti”. Non se ne può davvero più di così tanta retorica e soldi pubblici buttati dalla finestra. Le cifre mostrano quali sono i problemi reali della macchina amministrativa. Problemi che tanti scienziati del nulla nemmeno conoscono.

 

Sandro Colombi, Segretario generale UIL Pubblica Amministrazione

Roma, 23 marzo 2023

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