CRV - Approvato Piano triennale di massima 2022-2024 degli interventi nel settore dell'immigrazione

(Arv) Venezia 14 giu. 2022  - Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato a maggioranza, con 35 voti favorevoli e 9 astenuti, la Proposta di Deliberazione Amministrativa n. 40, "Piano triennale di massima 2022-2024 degli interventi nel settore dell'immigrazione”.

Il provvedimento era stato licenziato a maggioranza, senza voti contrari, dalla Sesta commissione consiliare.

La PdA ha come riferimento normativo l'articolo 3, comma 1°, della L.R. 30 gennaio 1990, n. 9, “Interventi nel settore dell’immigrazione”, che prevede che il Consiglio regionale approvi il Piano Triennale di massima degli interventi, predisposto dalla Giunta regionale, sentita la Consulta per l'Immigrazione.

L'obiettivo strategico del Piano è la piena integrazione dei cittadini extracomunitari in possesso di regolare titolo di soggiorno e il loro inserimento nel contesto sociale, scolastico e lavorativo, in particolare all'interno del mondo associazionistico e sportivo, favorendo il superamento delle disparità, nell'ottica del raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda europea sullo sviluppo sostenibile. Le iniziative previste si integreranno con le politiche regionali in materia di diritti umani, con particolare riferimento alla lotta contro la discriminazione dettata da motivazioni sessuali e di genere, religiose o politico ideologiche. Parte essenziale della strategia è la costante attenzione rivolta alla piena cognizione del fenomeno migratorio, del suo impatto sul sistema dell'occupazione, dell'istruzione e della formazione.

La Regione vuole attuare un nuovo approccio alla materia per quanto riguarda la relazione con lo Stato in materia di determinazione dei flussi regolari richiesti per ragioni di lavoro, in stretta relazione con le rappresentanze del mondo economico, produttivo e delle associazioni sindacali. Importante sarà anche l’apporto fornito dalle Associazioni degli immigrati, rappresentate dalla Consulta.

Il Piano Triennale individua obiettivi generali che dovranno essere tradotti in strategie d'azione: viene stabilito un metodo che parte dall'approccio globale per giungere alle azioni specifiche, le quali saranno oggetto di misurazione e valutazione costanti.

Tra le azioni da realizzare, il monitoraggio del fenomeno migratorio e il potenziamento dell’offerta educativa linguistica dei migranti adulti nell'ambito di una rete multiattoriale.

Tra le novità del Piano, la previsione di progetti specifici legati alla pratica sportiva, volti all’integrazione.

La programmazione e la realizzazione degli interventi si dovrà basare su un rigoroso lavoro di analisi e studio riguardante l'evolversi del fenomeno migratorio.

Nel dibattito in aula, le opposizioni hanno chiesto più investimenti per le politiche migratorie, sotto la regia regionale, e, con la presentazione di un apposito ordine del giorno, interventi specifici per contrastare il caporalato e lo sfruttamento lavorativo, che colpiscono in particolare le persone immigrate, e per risolvere i problemi dell’emergenza abitativa e della salute mentale.

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