CRV - Bilancio regionale del Veneto: ultimo miglio per la manovra previsionale 2022

CRV - Bilancio: ultimo miglio per la manovra previsionale 2022, iniziata la maratona finale in Consiglio

(Arv) Venezia 6 dic. 2021 –  Con la presentazione da parte dei relatori della legge di stabilità, del relativo collegato e del documento di previsione finanziaria 2022, e l’intervento dell’assessore al bilancio, ha preso avvio stamane in Consiglio l’ultima tappa del percorso di approvazione del bilancio della Regione del Veneto per il prossimo anno. Con una maratona di due giorni l’assemblea legislativa conta di licenziare entro domani notte il ‘pacchetto’ dei tre provvedimenti che costituiscono la manovra finanziaria annuale, nell’ambito del quadro economico previsionale triennale già votato la settimana scorsa con il Defr 2022-24. Sono almeno 240 gli emendamenti depositati sui tre provvedimenti del bilancio, in gran parte a firma dell’opposizione: il Pd ne ha presentati oltre un centinaio, una cinquantina il Veneto che Vogliamo, una trentina Europa Verde e quasi altrettanti il Movimento Cinque Stelle, uno del valore di 48,5 mln di euro da parte del portavoce dell’opposizione. Anche la Giunta e l’assessore al bilancio hanno depositato alcuni articoli integrativi al collegato, ai quali si aggiungono una quindicina di proposte emendative a firma Forza Italia.

La dimensione complessiva del bilancio regionale 2022 – ha ricordato il relatore  Luciano Sandonà  (Lega-Liga Veneta), presidente della commissione Bilancio del Consiglio Regionale del Veneto - ammonta a 17,1 miliardi di euro, di cui 9,7 vincolati alla sanità. Le risorse effettivamente disponibili per le politiche regionali, e quindi oggetto della manovra di bilancio, sono un miliardo e 361 milioni, in gran parte coperte dalle entrate tributarie (bollo auto, addizionale sull’accisa sul metano, Irap e quota di compartecipazione Iva). “Nonostante il quadro di incertezze e le gravi difficoltà da fronteggiare a causa dell’emergenza Covid-19, per il dodicesimo anno consecutivo la Regione Veneto non impone ai suoi cittadini alcun incremento fiscale - ha sottolineato il relatore – decidendo in sostanza di rinunciare a 1 miliardo e 180 milioni all’anno di possibile gettito dell’addizionale regionale Irpef che la normativa consentirebbe”. Anche nel 2022 la Regione Veneto non rinuncia comunque ad investire, prevedendo il ricorso all’indebitamento, ha precisato Sandonà: “Tra le spese di investimento specifiche, il bilancio prevede 85 milioni per l’impiantistica sportiva per i giochi olimpici Milano-Cortina 2026 e 300 milioni per il nuovo polo della salute di Padova”.

“Siamo di fronte ad un bilancio sobrio e coerente, che ancora una vota si conferma credibile, capace di coprire, oltre alle spese obbligatorie, tutte le poste strategiche su cui la Regione ha assunto precisi impegni”, ha concluso Sandonà, che a questo proposito ha ricordato l’‘aggiustamento’ apportato nel percorso istruttorio nelle commissioni con il ripristino da parte della Giunta regionale di oltre 4 milioni di dotazione finanziaria per il settore della cultura e dello spettacolo per il 2022. Gli stanziamenti per le attività culturali sono stati quindi riportati ai livelli dell’anno precedente, a seguito delle indicazioni espresse in particolare dalla sesta commissione e delle segnalazioni pervenute da tutti i portatori di interesse consultati, preoccupati per i tagli contenuti del progetto di legge iniziale.

La prima votazione dell’aula consiliare è prevista sul collegato alla legge di stabilità (Pdl 91), provvedimento che in 5 articoli delinea altrettanti nuovi impegni di spesa considerati strategici dalla programmazione regionale: la costituzione della fondazione ‘Venezia capitale mondiale della sostenibilità, l’adesione della Regione alla Fondazione ‘Cortina’ in vista dei Giochi olimpici 2026, il maggiore stanziamento di 5,5 milioni di euro per estendere la garanzia offerta dalla Regione anche alla Paralimpiadi 2026, il contributo straordinario di 300 milioni di euro per la costruzione del nuovo ospedale di Padova, l’istituzione di due fondi (uno di spesa corrente e uno in conto capitale) per cofinanziare i programmi comunitari 2021-27.

Seguirà poi il voto sulla legge di stabilità (Pdl 92) che autorizza il rifinanziamento delle spese relative dalle leggi a valenza pluriennale dell’ordinamento regionale. E infine sarà la volta delle tabelle di bilancio che dettagliano, per il prossimo esercizio, i capitoli di entrata e di spesa per tutti gli ambiti e le materie di intervento della Regione.

In merito al primo provvedimento collegato alla legge di stabilità, la correlatrice  Vanessa Camani  (Pd), vicepresidente della commissione bilancio, ha espresso riserve sulla Fondazione Venezia, definita un ‘contenitore vuoto’, e sui “ritardi” sulle politiche per la sostenibilità ambientale, sociale, ed economica di Venezia ‘capitale mondiale’ dello sviluppo sostenibile; anche sulla costituzione della Fondazione Cortina e sugli interventi infrastrutturali previsti per il comprensorio ampezzano, Camani ha ribadito le preoccupazioni delle opposizioni sulla sostenibilità post-olimpica del rifacimento della pista da bob e sui ritardi accumulati del piano infrastrutturale. E pur apprezzando il finanziamento previsto per il nuovo ospedale di Padova, la sua realizzazione – ha sottolineato Camani – dovrebbe essere occasione “per rivedere il modello sanitario regionale e ricalibrare le politiche in termini di territorialità e di prossimità e per agganciare i fondi del PNRR per ricerca e università”. Infine sul cofinanziamento degli oltre 2 miliardi di fondi comunitari, attesi in Veneto nel ciclo 2021-27, la correlatrice ha sollecitato maggiore slancio nelle azioni strategiche per lo sviluppo digitale, la riconversione ecologica e il contrasto ai cambiamenti climatici. “Con i nostri emendamenti – ha preannunciato la correlatrice – proponiamo di costruire strumenti nuovi per affrontare le nuove emergenze”.

Dal canto suo l’assessore  Francesco Calzavara  ha ricordato che la Giunta, a seguito del percorso istruttorio nelle commissioni del Consiglio e delle disponibilità recuperate negli ultimi mesi, non solo ha incrementato le risorse per il settore della cultura annullando il ‘taglio prudenziale’ di agosto, ma ha anche aggiunto con alcuni emendamenti integrativi 5,9 milioni di euro di ulteriore spesa per finanziare un’azione di sostegno alle emittenti televisive e radiofoniche e alle testate online per il pluralismo e l’innovazione (750 mila euro) e per sostenere interventi di contrasto alle patologie della vite (350 mila euro), per la coltura della barbabietola (200 mila euro), per l’adeguamento contrattuale degli addetti forestali (900 mila euro), oltre ad un maggiore finanziamento per le politiche sociali pari a 1,6 milioni destinati a rifinanziare il fondo per eliminare le barriere architettoniche, le famiglie monoparentali e le azioni di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne.

La no-stop del dibattito generale sulla terna dei provvedimenti di bilancio proseguirà nel pomeriggio.

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