CRV - Piattaforma informatica unica per prestazioni sociali e servizi per il lavoro

(Arv) Venezia 22 feb. 2022 –  Il Consiglio regionale del Veneto istituisce il Servizio informativo lavoro e sociale (in sigla SILS), piattaforma unica dei servizi per il lavoro e delle misure e prestazioni sociali. La legge istitutiva, presentata in aula da  Francesca Scatto  (Lega-Lv) presidente della commissione Cultura e lavoro e approvata con 36 voti a favore e 10 astensioni, affida all’ente strumentale Veneto Lavoro il funzionamento della piattaforma. Il Sistema informativo sarà alimentato dai Comuni, dagli ambiti territoriali sociali e dagli operatori del privato sociale coinvolti nelle attività promosse dalla Regione e dai Comuni stessi. Il SILS dovrà essere in dialogo con i servizi informativi della sanità, con il sistema informativo regionale del lavoro e con l’Inps; consentirà di monitorare l’applicazione degli interventi di contrasto alla povertà e alle emergenze sociali, di inserimento occupazionale e di inclusione sociale. Per il suo funzionamento si prevede un impegno finanziario annuo di 10 mila euro.

 

“Obiettivo del sistema informativo unico è coordinare e monitorare misure e interventi diversificati per l’inclusione sociale e favorire una regìa unica tra servizi sociali e servizi occupazionali – ha spiegato la relatrice Scatto – La banca dati servirà ai Comuni, ai servizi sociali delle Ulss, agli operatori dei centri per l’impiego e operatori del terzo settore per disporre di dati aggiornati e puntuali sulla situazione personale dei singoli e dei nuclei familiari al fine di ottimizzare gli interventi di sostegno e la gestione delle misure di inclusione sociale e occupazionale. Con il SILS, grazie all’interoperabilità tra le diverse banche dati, sarà possibile conoscere i bisogni sociali effettivi, migliorare l’incrocio e la collaborazione tra politiche sociali e politiche occupazionali e supportare i servizi territoriali, in particolare Ulss e Comuni, nella buona gestione delle misure di contrasto alla povertà e nella valutazione degli interventi”.

 

Per  Vanessa Camani  (Pd), correlatrice del provvedimento, “la piattaforma è strumento utile e intelligente per pianificare gli interventi sociali in modo mirato e integrato, coniugando sostegni sociali e interventi occupazionali”, ma non mancano – a giudizio della rappresentante dell’opposizione - le criticità: il ritardo con cui il Veneto arriva a istituire il sistema informativo, il mancato aggiornamento del piano regionale povertà e dell’organizzazione degli ambiti territoriali sociali, e, infine, un’assegnazione “poco trasparente” dell’amministrazione del servizio ‘in house’ a Veneto Lavoro. “Una scelta che appare a costo zero – ha rilevato Camani - ma in realtà è stata preceduta da accordi di collaborazione con l’ente costati sinora 800 mila euro”.

Su funzionamento ed efficacia della piattaforma e sul ruolo degli enti locali, degli ambiti territoriali e della programmazione sono intervenuti anche  Elena Ostanel  (Vcv), il portavoce dell’opposizione  Arturo Lorenzoni , la presidente della commissione sanità e sociale  Sonia Brescacin  (Lega-Lv), la vicepresidente della commissione  Annamaria Bigon  (Pd), la vicepresidente del Consiglio regionale  Francesca Zottis  (Pd). In replica l’assessore alla sanità e al sociale  Manuela Lanzarin  ha puntualizzato che le risorse stanziate per Veneto Lavoro sono state impegnate non solo per realizzare la piattaforma ma anche per la formazione degli operatori e la pianificazione del piano povertà.

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